MONTEPULCIANO – Si ridimensiona la vicenda delle dimissioni del presidente della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano.
Alfonso Amorosa, in carica da 5 anni, in questi giorni ha dichiarato agli organi di informazione che l’hanno interpellato che la scelta era dovuta a “motivi gravi” senza però specificare quali fossero. Un successivo incontro con il sindaco Andrea Rossi ha consentito di chiarire tali motivazioni.
L’ex-presidente, il cui mandato sarebbe scaduto alla fine dell’anno, ha ribadito al sindaco che il casus belli è rappresentato dalla mostra fotografica sui 30 anni dell’opera “Pollicino” di Henze, organizzata senza che l’organo di vertice della Fondazione fosse stato adeguatamente informato. Amorosa ha aggiunto che la distanza sempre maggiore che si era venuta a creare nel tempo tra i vertici, sia organizzativi sia artistici, della Fondazione e la figura del presidente aveva creato il presupposto per l’evento critico.
Il sindaco ha preso atto delle motivazioni che hanno spinto Amorosa a rassegnare le dimissioni, lo ha ringraziato per il lavoro svolto in questi cinque anni ed ha espresso piena fiducia al Consiglio d’Indirizzo ed al Consiglio di Gestione affinché possano operare con autorevolezza ed efficacia fino al termine del mandato.
“Sono rammaricato per questo epilogo, intervenuto nel pieno del 35° Cantiere” dichiara il sindaco Rossi. “D’altra parte il chiarimento raggiunto con Amorosa è utile perché sgombra il campo da altri dubbi, distende il clima e restituisce serenità alla Direzione Artistica e al personale della Fondazione, che stanno lavorando senza soste alla rassegna con lusinghieri risultati di pubblico e di critica”.
Il sindaco e l’ex-presidente concordano sul fatto che le opinioni personali, seppur divergenti, non possono fermare la crescita del territorio che prosegue anche attraverso scelte culturali, come il Cantiere, verso il quale vengono costantemente indirizzati impegno e risorse.
Alfonso Amorosa, in carica da 5 anni, in questi giorni ha dichiarato agli organi di informazione che l’hanno interpellato che la scelta era dovuta a “motivi gravi” senza però specificare quali fossero. Un successivo incontro con il sindaco Andrea Rossi ha consentito di chiarire tali motivazioni.
L’ex-presidente, il cui mandato sarebbe scaduto alla fine dell’anno, ha ribadito al sindaco che il casus belli è rappresentato dalla mostra fotografica sui 30 anni dell’opera “Pollicino” di Henze, organizzata senza che l’organo di vertice della Fondazione fosse stato adeguatamente informato. Amorosa ha aggiunto che la distanza sempre maggiore che si era venuta a creare nel tempo tra i vertici, sia organizzativi sia artistici, della Fondazione e la figura del presidente aveva creato il presupposto per l’evento critico.
Il sindaco ha preso atto delle motivazioni che hanno spinto Amorosa a rassegnare le dimissioni, lo ha ringraziato per il lavoro svolto in questi cinque anni ed ha espresso piena fiducia al Consiglio d’Indirizzo ed al Consiglio di Gestione affinché possano operare con autorevolezza ed efficacia fino al termine del mandato.
“Sono rammaricato per questo epilogo, intervenuto nel pieno del 35° Cantiere” dichiara il sindaco Rossi. “D’altra parte il chiarimento raggiunto con Amorosa è utile perché sgombra il campo da altri dubbi, distende il clima e restituisce serenità alla Direzione Artistica e al personale della Fondazione, che stanno lavorando senza soste alla rassegna con lusinghieri risultati di pubblico e di critica”.
Il sindaco e l’ex-presidente concordano sul fatto che le opinioni personali, seppur divergenti, non possono fermare la crescita del territorio che prosegue anche attraverso scelte culturali, come il Cantiere, verso il quale vengono costantemente indirizzati impegno e risorse.
