Domenica scorsa le celebrazioni del giovane ferroviere, ucciso a 18 anni dal "regio piombo" il 7 marzo 1920 durante i disordini alla Casa del Popolo

Una bella mattinata di commemorazione e ricordo, quella organizzata domenica dai circoli Pd del centro storico S. Agostino e Le Logge – Valli – Coroncina, nel nome di Enrico Lachi, giovane ferroviere ucciso a 18 anni dal “regio piombo” il 7 marzo 1920, durante i disordini dell’assalto alla Casa del Popolo.
Veramente ampia la partecipazione di iscritti e militanti sia alla deposizione di un omaggio floreale presso il cimitero del Laterino, alla presenza dei famigliari di Lachi, sia alla prolusione che Alessandro Orlandini, docente e direttore dell’istituto storico per la resistenza senese, ha tenuto nel circolo di via di Città.
Passione politica e civile, impegno verso la collettività, senso della comunità: gli ideali di Enrico Lachi continuano ad essere condivisi, ad un secolo di distanza, da iscritte e iscritti, simpatizzanti ed elettori che oggi come allora – e come dimostra la bella piazza di Roma di sabato scorso – si oppongono con coraggio ad ogni forma di nazionalismo ed egoismo.
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