
FIRENZE. “La preoccupazione che, in sede UE, possa essere ripresa la proposta di introdurre avvertenze sanitarie sulle etichette del vino per scoraggiarne il consumo, alla luce del recente documento “Revisione del Piano europeo per combattere il cancro”, mi ha spinto a depositare una mozione in Consiglio Regionale su questo tema così delicato. L’iniziativa nasce da un percorso di condivisione con le associazioni di categoria e i produttori vitivinicoli, i quali hanno lanciato un grido d’allarme e annunciato mobilitazioni contro le misure previste dal documento della Commissione Europea”. Con queste parole, la consigliera regionale Anna Paris (PD) illustra la mozione presentata in consiglio regionale che ha l’obiettivo di impegnare la giunta a sollecitare il Governo affinché si opponga alla possibilità di etichettare le bottiglie di vino con avvertenze sanitarie analoghe a quelle applicate ai prodotti del tabacco.
“Il vino, per la nostra regione, non è solo un valore economico, ma rappresenta cultura, tradizione e identità. Nella primavera del 2023 tutte le istituzioni regionali si erano opposte con determinazione all’etichettatura delle bevande alcoliche, per salvaguardare le produzioni toscane del comparto vitivinicolo. Il recente documento europeo rende necessario un ulteriore impegno a sostegno della preoccupazione delle associazioni di categoria e dei produttori del settore, attraverso una nuova mozione che solleciti il Governo ad intraprendere ogni iniziativa utile per evitare l’introduzione di tali avvertenze sulle bottiglie di vino.
Sarebbe un messaggio profondamente sbagliato e che colpirebbe un settore d’eccellenza già messo alla prova da dinamiche internazionali complesse – dichiara Paris –. Lo scorso 4 febbraio la Commissione Europea è tornata ad occuparsi della ‘Revisione del Piano europeo per combattere il cancro’, insistendo sulle restrizioni per gli alcolici, tramite misure per ridurre i danni legati al consumo di alcol. Tra queste vi è la reintroduzione della proposta di avvertenze sanitarie sulle etichette delle bevande alcoliche. Dobbiamo ricordare, però, che le nostre aziende vitivinicole sono già fortemente impegnate in pratiche produttive orientate alla qualità e alla sostenibilità. Ad esempio, prosegue Anna Paris, si sono impegnate più volte per l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti i prodotti alimentari, e questo perché riconoscere e comunicare il valore di un prodotto in modo trasparente è un obiettivo condiviso da tutti. Equiparare il vino al tabacco è inaccettabile. Per questo motivo, conclude la consigliera PD, reputiamo fondamentale che le autorità nazionali seguano con attenzione la questione e si oppongano a provvedimenti che finirebbero per penalizzare un comparto simbolo del prestigio e della qualità agroalimentare toscana e italiana”.