È da mesi che noi della Lega Nord ci battiamo contro questa porcata
SIENA. «Era l’ora!». Commenta così Gianni Fava, deputato nonché commissario nazionale della Lega Nord Toscana, la protesta del Presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, per dire ‘No’ al decreto legge sul riordino delle Province e alla perdita dello status di capoluogo per la città di Siena.
«All’improvviso si sono svegliati tutti – afferma l’onorevole Fava –, ma è bene ricordare che l’attuale Governo, che ha messo in atto questo scempio, è sostenuto da chi ieri urlava al megafono (il riferimento è a Bezzini, ndr). È da mesi che noi della Lega Nord ci battiamo contro questa porcata. Adesso ci aspettiamo che anche i parlamentari del Pd facciano lo stesso e non permettano che Siena, così come altri territori, perdano la loro identità e la loro autonomia, a favore di altre città»
Dello stesso avviso è Francesco Giusti, segretario comunale di Siena. «Il nemico di Siena – evidenzia – è dentro la città ed è identificabile nella classe dirigente locale che non ha difeso la storia e l’autonomia di Siena. Il riordino delle province è una decisione tutta politica, sostenuta acriticamente da quel Pd che ha messo in ginocchio la nostra città, creando quelle condizioni di debolezza verso l’esterno che hanno portato Siena a subire passivamente le scelte».
Inoltre, in un comunicato stampa sul riordino delle province Susanna Cenni, deputato del Pd, si domanda quante leghe ci siano a Siena vista la partecipazione del consigliere provinciale, Giovanni Di Stasio, alla manifestazione tenutasi giovedì dal Presidente della Provincia, Simone Bezzini, e vista la posizione critica della Lega Nord nei confronti del Pd.
«Chiarisco – interviene Gianni Fava – subito le idee all’onorevole Cenni: a Siena c’è solo una Lega Nord le cui posizioni sono state espresse più volte sulla stampa locale, tramite il sottoscritto e il segretario comunale, Francesco Giusti. Non so, quindi, con chi si sia confrontata l’onorevole Cenni. Le posizioni della Lega sono espresse dagli organi del Partito e ogni iscritto a titolo personale può avere anche idee diverse che pero’ non possono impegnare in alcun modo gli organismi politici interni».
