Il gruppo Facebook in solo un mese ha quasi duemila seguaci
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di Max Brod
SIENA. È nato esattamente un mese fa ed ha già raccolto quasi 2000 iscrizioni, si chiama “Siena Abbandonata (cultura e arte ultimo atto)” ed è uno dei gruppi che ultimamente sulla piattaforma social di Facebook sta riscuotendo più successo. La “comunità” è animata da semplici cittadini che quotidianamente postano, grazie ai loro smartphone, le foto delle situazioni di degrado più evidenti nella nostra città. Dal “rattoppo” di asfalto sulla pietra serena alle aiuole più incolte, dalle scritte sui muri ai cantieri abbandonati, dalla spazzatura in bella vista agli edifici più bisognosi di ristrutturazione non c’è particolare che non sfugga agli occhi dei membri del gruppo, che ha già “collezionato” una ricca casistica di zone di degrado cittadino.
Accanto alla passione e alla dedizione che caratterizzano i frequentatori di “Siena Abbandonata”, talvolta impegnati “a tempo pieno” nel trovare (e fotografare) i luoghi meno curati della città, non mancano i commenti indignati, anche dai toni forti, a dimostrazione che il gruppo fa da “valvola di sfogo” per tutti quei cittadini che quotidianamente hanno a che fare con piccole (e grandi) situazioni di incuria del suolo pubblico.
Gli ideatori sono Giovanni Baldassarri, tecnico del restauro ligneo, e Marco Bernardi, ex mercante d’arte, che ci racconta i motivi che hanno animato la sua partecipazione: “Il mio è soltanto un atto di ribellione verso chi sta sciattando un bene comune. Siena non è di tutti, è di chi la ama, non importa se nato qui o ad Hong Kong. Siena è un ambiente prezioso, con dei monumenti e una struttura urbana unici al mondo, che rispecchiano una grande cultura, dunque c’è il problema di tramandare tutto ciò, oppure distruggerlo lasciandolo in mano a gente incompetente. Mettiamo queste foto per sensibilizzare al piccolo, ma anche al grande degrado. Guardate le mura: una delle più grandi cerchie murarie che esista, ridotta in pessime condizioni… e questi (riferendosi all’Amministrazione Comunale, ndr) spendono 700mila euro per fare un ostello di accoglienza”.
Tra i membri di “Siena Abbandonata” anche il consigliere Cinquestelle Michele Pinassi – che ha collaborato attivamente proponendo vari spunti di riflessione sulla situazione senese – insieme al sindaco Valentini, al capogruppo all’opposizione Eugenio Neri e alll’assessore ai lavori pubblici Mazzini, i quali però non partecipano direttamente alle attività del gruppo, rimanendo probabilmente semplici osservatori.
Non mancano infine sul gruppo i riferimenti al progetto di Siena Capitale della Cultura nel 2019, una candidatura vissuta in forte contrasto con le situazioni di degrado segnalate ogni giorno. E anche se è vero che la candidatura non è una gara tra le città più curate e culturalmente attive, ma una sfida tra chi propone il miglior progetto di rilancio culturale, è pur vero che una commissione – formata per metà da italiani e per metà da membri europei – sarà nei prossimi mesi a Siena e, come afferma il Sindaco: “Dovrà apprezzare la città nella sua quotidianità”. Quotidianità che, non si può negare, è caratterizzata anche dai numerosi casi segnalati da “Siena Abbandonata”.