
FIRENZE. 1,2 milioni di euro in meno, organico ai minimi storici e un nuovo modello organizzativo che rischia di comprometterne la terzietà. E’ la situazione dell’Arpat, l’agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, secondo quanto denuncia la Cisl Funzione Pubblica della Toscana, con il suo reggente Mauro Giuliattini. Un quadro che desta preoccupazioni per il funzionamento di una realtà importantissima, perché preposta a “tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini toscani” e di fronte al quale Giuliattini ritiene “indispensabile un intervento diretto del presidente della Regione, per affrontare le criticità e garantire un futuro all’Agenzia”.
La prima problematica evidenziata dalla Fp è quella dei finanziamenti “fondamentali per il funzionamento dell’Agenzia, l’assunzione e la formazione del personale, nonché l’acquisto di strumentazione necessaria per l’efficacia delle attività di protezione e prevenzione ambientale” spiega Giuliattini, evidenziando come “recentemente, si è verificata una diminuzione delle risorse di oltre 1 milione e 200 mila euro a causa della mancata copertura, da parte della Regione, dei rinnovi contrattuali. È essenziale sapere quali misure concrete la Regione intende adottare per assicurare un finanziamento adeguato e stabile per Arpat, permettendo di superare le difficoltà attuali e di pianificare le attività future con serenità.”
A destare preoccupazione è anche il nuovo modello organizzativo di Arpat che, dice Giuliattini, “rischia di compromettere la terzietà dell’agenzia. È importante sapere quali garanzie la Regione intende offrire per preservare l’autonomia di Arpat”, un aspetto “cruciale per mantenere la credibilità e l’efficacia dell’Agenzia nel suo ruolo di tutela ambientale”.
Infine, denuncia Giuliattini, “un decreto del direttore generale prevede la riduzione delle assunzioni nei prossimi tre anni, portando la dotazione organica ai minimi storici e senza nuove assunzioni previste per i prossimi anni. Chiediamo chiarimenti urgenti in merito alle politiche di assunzione e alle motivazioni alla base di tale decisione, considerando che la Regione aveva autorizzato il superamento del limite di spesa del personale con la Delibera n. 273 dell’11 marzo 2024”.
Da qui la richiesta del reggente Fp-Cisl Toscana di un intervento diretto e urgente del presidente Giani.