Khartoum. La liberazione dei turisti italiani in ostaggio in Sudan potrebbe essere questione di ore o al massimo di giorni. Fonti del ministero dell'Interno sudanese hanno manifestato ottimismo dopo che questa mattina sono ripresi i contatti tra i negoziatori tedeschi ed egiziani con i sequestratori. Secondo funzionari della sicurezza egiziana, i predoni che hanno in ostaggio il gruppo hanno chiesto che sia solo la Germania responsabile per il pagamento del riscatto che oscilla tra i sei e gli otto milioni di euro. Il tramite con i sequestratori e' la moglie tedesca del titolare dell'agenzia di viaggi rapito insieme con i suoi clienti. I banditi chiedono che vengano consegnati alla donna sei milioni di euro. I negoziatori che hanno incontrato gli ostaggi hanno assicurato che stanno bene e hanno una scorta sufficiente di acqua e cibo. Dopo che il luogo in cui sono tenuti prigionieri e' stato individuato, le forze di sicurezza egiziane e sudanesi si sono schierate a distanza per impedire la fuga, ma si sono impegnati a non intervenire per non mettere a repentaglio l'incolumita' degli ostaggi.