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SIENA. In una civiltà con pretese d’immortalità parlare di morte è sempre più difficile, eppure la morte non è l’opposto della vita, ma parte della vita stessa.
Sarà presentato sabato 1° marzo nella sala di Palazzo Patrizi a Siena (via di Città, 75 – dalle ore 15.30), il libro ‘Morte. Tanatologia, Death Education e Spiritualità’ di Padre Guidalberto Bormolini e la psicologa Annagiulia Ghinassi. Un evento organizzato dalla So.Crem, sezione di Siena che sarà aperto dai saluti del presidente Marco Tognetti, mentre alla professoressa Giulia Simi, membro del direttivo saranno affidate riflessioni sulle tematiche affrontate dal volume.
“Il problema oggi non è tanto se ci sia vita dopo la morte – è la profonda convinzione degli autori di questo volume -, ma se siamo vivi prima di morire, in modo da essere vivi per sempre”. Secondo gli autori, che si confronteranno con il pubblico, “prendere coscienza del fatto che la nostra vita è limitata ci fa capire quanto ogni istante che viviamo, in quanto unico e irripetibile, sia preziosissimo e ogni attimo vissuto con amore sia sacro. La contemplazione della morte dunque, anziché terrorizzarci, può costellare la nostra vita di una catena di gemme preziose”. Un libro che rappresenta un modo di riflettere sul senso profondo della vita.
Padre Guidalberto Bormolini è sinonimo di carità, assistenza fisica e spirituale, conforto e vicinanza agli ultimi, agli indifesi, ai più deboli e ai sofferenti. Attraverso le sue molteplici espressioni di volontariato, con le diverse sedi collocate soprattutto in Toscana in cui sorgono i suoi Centri di Accoglienza, Padre Guidalberto svolge la sua intensa missione di ‘ricostruzione’. Con un passato alle spalle di liutaio e falegname, il religioso, ordinato sacerdote nel 2000 ad Arezzo dall’arcivescovo Gualtiero Bassetti e originario di Desenzano sul Garda, è entrato nel 1992 a far parte della Comunità dei Ricostruttori nella Preghiera all’interno della quale ha trovato la risposta perfetta al suo ideale di ‘monachesimo interiorizzato’ che esprime tutti i suoi valori attraverso una dimensione spiccatamente inclusiva e interreligiosa. Padre Bormolini è stato molto vicino al musicista Franco Battiato, soprattutto nei suoi ultimi anni di vita: è stato lui inoltre a celebrarne la cerimonia funebre a Catania.