Fim, Fiom, Uilm e Uglm: "I punti per un'intesa quadro sono numerosi e difficili da risolvere"
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ROMA. Prosegue il confronto a Palazzo Piacentini per l’accordo quadro sul futuro di Beko Europe tra le strutture del Mimit, l’azienda e le organizzazioni sindacali. Secondo quanto rende noto il dicastero, durante il tavolo tecnico, presieduto dal sottosegretario con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, il Ministero “ha ribadito l’impegno primario verso l’acquisizione dello stabilimento di Siena da parte di un nuovo soggetto, punto di partenza necessario per creare le condizioni favorevoli a ricercare un nuovo investitore e quindi avviare un processo di reindustrializzazione del sito toscano”.
A tal riguardo il Mimit sta portando avanti, attraverso le strutture competenti, “tutte le verifiche di carattere tecnico e giuridico”. Il Ministero continuerà a muoversi nell’ambito del perimetro tracciato fin dall’inizio delle interlocuzioni con le parti, che prevede la continuità produttiva di tutti degli stabilimenti, la tutela occupazionale e nuovi importanti investimenti per l’ammodernamento degli impianti e dei prodotti attraverso anche le risorse che il Governo può mettere a disposizione.
Il tavolo tra le parti verrà aggiornato a venerdì 14 marzo presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“Nell’incontro di oggi al Mimit ci si è confrontati sugli esuberi degli enti di staff e di ricerca”. Lo fanno sapere in una nota congiunta Fim, Fiom, Uilm e Uglm a proposito della vertenza Beko. “Gli esuberi dichiarati da Beko sono stati ridotti da 678 a 600, ma si resta evidentemente a un livello assai elevato che chiediamo di rivedere alla luce anche di alcune decine di assunzioni che la multinazionale ha programmato nella divisione R&S del lavaggio in Turchia”.
“I punti da superare per poter cercare di arrivare a una intesa quadro sono numerosi e difficili da risolvere. Dirimenti saranno non solo il numero degli esuberi complessivi, ma gli strumenti per renderli socialmente sostenibili, nonché gli impegni industriali per tutti gli stabilimenti e la definizione di un percorso credibile di reindustrializzazione per Siena”.
“Giacché su quest’ultima vicenda sono coinvolte le istituzioni chiediamo un approfondimento specifico affinché si trovi una soluzione frutto di leale collaborazione fra tutte le parti”.
“Continuano le azioni di lotta e la promozione di incontri con le istituzioni locali e regionali”.
“Al prossimo incontro” su Beko al Ministero delle Imprese “in programma il 14 marzo, ci auguriamo di poter ulteriormente procedere verso una conclusione condivisa della vertenza che possa offrire risposte efficaci ed evitare ulteriori perdite alle attività italiane del Gruppo – ha affermato Maurizio David Sberna, direttore relazioni esterne di Beko Europe -. Anche l’incontro di oggi è stato molto approfondito e costruttivo, con grande spirito di collaborazione emerso da tutte le parti al tavolo”.