Mercoledì 26 febbraio, torna la stagione all’auditorium Ex Macelli, ore 21.15. Un omaggio storico a una donna coraggiosa del ghetto ebraico di Roma
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MONTEPULCIANO. Tra documento storico, emozione e ironia, Paola Minaccioni interpreta un’antieroina del Novecento: Elena Di Porto, la matta del ghetto ebraico di Roma. Una storia vera, tutta al femminile, che emozionerà Montepulciano mercoledì 26 febbraio, alle 21.15 presso l’auditorium Ex Macelli.
Paola Minaccioni presta corpo e voce alla figura di Elena Di Porto in un testo scritto da Elisabetta Fiorito, con le musiche originali di Valerio Guaraldi. La narrazione viaggia nell’Italia della seconda guerra mondiale, delle leggi razziali, della paura ma anche della speranza e della solidarietà. Elena Di Porto era un’abitante del ghetto di Roma, dichiarata pazza dal regime, singolare e ribelle, profondamente anticonformista: separata dal marito, indipendente, antifascista convinta e temeraria, poco disposta ad accettare passivamente ogni forma di sopruso, soprattutto nei confronti degli altri.
La scrittura dalla giornalista di Radio24 Elisabetta Fiorito trae spunto dal libro storico del ricercatore archivista Gaetano Petraglia, La Matta di Piazza Giudìa, che ricostruisce con precisione la vita di questa donna straordinaria.
Il racconto esalta la personalità di Elena che affronta le angherie della dittatura, la persecuzione razziale, i reiterati ricoveri nell’ospedale psichiatrico di Santa Maria della Pietà, gli scontri con le squadracce fasciste, il confino in Basilicata, il ritorno a Roma, il vano tentativo di resistenza durante l’occupazione nazista della Capitale fino al rastrellamento del 16 ottobre 1943 e la deportazione ad Auschwitz. Un crescendo in un romanesco addolcito che scandisce la sua vita e i suoi scatti d’ira.
Racconto di parola, monologo d’autore, rievocazione storica e grande performance dal vivo: questi elementi ripercorrono una storia che merita di essere ricordata.
“In un periodo come quello attuale – precisa Giancarlo Nicoletti che firma la messinscena – la memoria storica deve essere la bussola per le nostre scelte e la lente per capire la contemporaneità. Necessità e urgenza, anche artistiche, perché Paola Minaccioni vuole essere Elena Di Porto e ha profondamente nelle vene tutta la veracità e la potenza per raccontare una femminilità decisa, forte, fuori dagli stilemi e provata dalle angherie del regime e del periodo storico. Non un reading e nemmeno un monologo, ma un atto evocativo e soprattutto emozionante. Con la volontà di raccontare un mondo, un’epoca, una figura di donna e, con esse, tutta una società.”
Paola Minaccioni è tra i volti più in vista del teatro, delle serie tv e del cinema: per i suoi ruoli sul grande schermo ha vinto un Nastro d’argento e un Globo d’oro, mentre è stata recentemente protagonista del film di Ferzan Ozpetek “Diamanti”.