Stragi in famiglia in queste ultime ore. IL primo caso in provincia di Ferrara dove un uomo di 32 anni, Luca Vitali, ha ucciso la madre e il fratello a coltellate Il ferrarese attorno alle 8 e mezzo si e' costituito presentandosi all'ufficio denunce della Questura: ''Ho ammazzato mia madre e mio fratello'', ha detto agli agenti.
La polizia scientifica e la squadra mobile hanno iniziato subito dopo il sopralluogo della villetta di via Masi, nel pieno centro della frazione di campagna alle porte del capoluogo estense. Si tratta di una famiglia di agricoltori, conosciuta in paese e definita ''normalissima''. L'assassino e' sotto interrogatorio in Questura davanti al Pm di turno, Nicola Proto. Vitali avrebbe fatto da tempo uso di psicofarmaci e a quanto sembra sarebbe proprio questo dettaglio ad aver scatenato la furia omicida.
Il secondo episodio, invece, è avvenuto in Toscana: un uomo ha ucciso a martellate i due suoi figli, poi è morto assieme a loro dandosi fuoco con della benzina. L'episodio è avvenuto ieri sera al Cep, un quartiere popolare alla periferia di Pisa. Tra le ipotesi che possono avere provocato questo gesto, i forti dissapori con la compagna da cui ha avuto i due bambini. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, Simone Parola, un ex fantino che ora svolgeva l'attività di maniscalco, ha portato con la sua auto i suoi figli Rachele e Tommaso, rispettivamente di 7 e 5 anni, sull'argine dell'Arno e li ha uccisi con un martello; quindi ha cosparso i loro corpi con della benzina che si era portato in una tanica e ha dato fuoco morendo assieme a loro.
I tre corpi carbonizzati sono stati trovati poco distanti dall'auto, una Daewoo Matiz bianca sul cui sedile posteriore sono state rinvenute tracce di sangue. Poco distante sul prato è stato recuperato il martello. Sembra che prima di agire l'uomo abbia chiamato alcuni parenti che lo attendevano per la cena e li abbia informati di ciò che stava per compiere. Sono stati loro a dare l'allarme e a permettere il ritrovamento dei corpi.
La polizia scientifica e la squadra mobile hanno iniziato subito dopo il sopralluogo della villetta di via Masi, nel pieno centro della frazione di campagna alle porte del capoluogo estense. Si tratta di una famiglia di agricoltori, conosciuta in paese e definita ''normalissima''. L'assassino e' sotto interrogatorio in Questura davanti al Pm di turno, Nicola Proto. Vitali avrebbe fatto da tempo uso di psicofarmaci e a quanto sembra sarebbe proprio questo dettaglio ad aver scatenato la furia omicida.
Il secondo episodio, invece, è avvenuto in Toscana: un uomo ha ucciso a martellate i due suoi figli, poi è morto assieme a loro dandosi fuoco con della benzina. L'episodio è avvenuto ieri sera al Cep, un quartiere popolare alla periferia di Pisa. Tra le ipotesi che possono avere provocato questo gesto, i forti dissapori con la compagna da cui ha avuto i due bambini. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, Simone Parola, un ex fantino che ora svolgeva l'attività di maniscalco, ha portato con la sua auto i suoi figli Rachele e Tommaso, rispettivamente di 7 e 5 anni, sull'argine dell'Arno e li ha uccisi con un martello; quindi ha cosparso i loro corpi con della benzina che si era portato in una tanica e ha dato fuoco morendo assieme a loro.
I tre corpi carbonizzati sono stati trovati poco distanti dall'auto, una Daewoo Matiz bianca sul cui sedile posteriore sono state rinvenute tracce di sangue. Poco distante sul prato è stato recuperato il martello. Sembra che prima di agire l'uomo abbia chiamato alcuni parenti che lo attendevano per la cena e li abbia informati di ciò che stava per compiere. Sono stati loro a dare l'allarme e a permettere il ritrovamento dei corpi.