
SIENA. Intervenuto alla manifestazione indetta a Siena dai dipendenti Beko, il segretario della Cgil Toscana Rossano Rossi ha commentato che sul sito senese di Beko Europe “alcune novità” del tavolo ministeriale dello scorso 30 gennaio “possono essere accolte positivamente, ma, onestamente, non ci fidiamo fino in fondo. Le risorse necessarie sono ingenti e non è pensabile portare avanti la produzione solo fino alla fine del 2025 per poi fermarsi”.
“Per noi – ha detto ancora – è fondamentale mantenere attiva la produzione, anche a ritmo ridotto, fino a quando non verrà trovato un investitore adeguato per rilanciare l’attività in modo stabile. Il governo, ha continuato – dovrebbe prevedere un intervento significativo, magari coinvolgendo Invitalia, per risanare e rilanciare un’azienda storica, che non possiamo permetterci di perdere. Serve una prospettiva chiara per il futuro”. Un consorzio “può essere una soluzione, come si è visto in altre situazioni simili, ma servono investimenti concreti. Bisogna considerare il capannone, gli interventi infrastrutturali e gli investimenti produttivi: parliamo di diversi milioni di euro che vanno individuati -. Il consorzio può essere una strada, ma senza un investimento massiccio da parte del Governo, che poi potrebbe coinvolgere anche le altre amministrazioni, non si va da nessuna parte. La responsabilità principale resta in mano al governo”.