I rossoblu si giocano la salvezza con le quesdre del girone lombardo-piemontese
SIENA. È tempo di bilanci in casa Virtus. Terminata la prima fase all’ottavo posto in classifica i rossoblù affronteranno la seconda fase con l’obiettivo salvezza, incrociando i propri destini con il girone lombardo-piemontese. A fare un bilancio di questa prima parte di campionato è il direttore sportivo Gabriele Voltolini.
“Si è chiusa da pochi giorni la prima parte di campionato terminata all’8° posto e che ci vedrà dunque lottare per la salvezza in un girone complicato in cui affronteremo sei squadre del girone Piemonte/Lombardia – afferma Voltolini -. Ci arriviamo con 12 punti dopo un percorso che ci ha visti un po’ altalenanti nella prima parte di campionato ma in netto miglioramento nella seconda, arrivando da 7 vittorie nelle ultime 9 partite. Abbiamo una bella alchimia di squadra, siamo solidi sia tecnicamente che mentalmente e affrontiamo questa seconda fase con i migliori auspici sperando di posizionarci tra le prime tre che significherebbe salvezza diretta. Affronteremo squadre variegate: alcune sono a trazione giovanile come Varese e Don Bosco Crocetta, altre sono squadre molto esperte partite con altri obiettivi come Gallarate. Sarà senza dubbio un girone complicato perché tutti vorranno vendere cara la pelle per cercare di salvarsi, saranno 12 partite difficili in cui affronteremo le sei dell’altro girone e nelle quali cercheremo di fare il meglio possibile”.
Logisticamente sarà un girone complicato dal momento che le lunghe trasferte e lo scarso preavviso metteranno a dura prova le società. Una situazione su cui riflettere e che forse dovrebbe portare a un ripensamento della formula del campionato di B Interregionale. “La formula è sicuramente da rivedere – spiega Voltolini -. Mi auspico che durante l’estate venga fatta una riflessione approfondita per quanto riguarda la B Interregionale. Per iniziare a oggi non sappiamo ancora con chi giocheremo tra 10 giorni, per cui l’organizzazione parte già in maniera difficoltosa per quanto riguarda gli spostamenti con costi a stretto giro sicuramente lievitati. Secondo noi il campionato dovrebbe essere con 6 gironi unici da 16 squadre che permetterebbe di programmare fin da subito e, soprattutto, di dare la possibilità alle squadre di crescere e formare i giovani. Con la formula attuale, infatti, le squadre come noi con tanti giovani sono penalizzate, vista la durata così ristretta della prima fase che va contro le necessarie tempistiche di amalgama e di conoscenza del campionato alle quali deve far fronte una squadra molto giovane come lo è la nostra di quest’anno. Credo che vada fatta una riflessione su questo, spinta dalle società che sono abbastanza concordi su una riforma della formula, perché così c’è il rischio che si vengano a creare situazioni spiacevoli nel dover fare delle scelte tra costi e competitività”.
Una squadra giovane, la Virtus, che dopo un iniziale periodo di assestamento è riuscita a esprimere tutto il proprio potenziale nel girone di ritorno, dove ha tenuto un ritmo che avrebbe meritato ben altri palcoscenici. “La scelta iniziale è stata quella di affidarsi a tanti ragazzi, alcuni del nostro settore giovanile e altri provenienti da altri settori giovanili importanti – dichiara il ds rossoblù -. Ci abbiamo creduto fin da subito ed è una scelta che in questo momento sta portando benefici. Prendendo come esempio Gabrio Costantini, in questa stagione ha fatto un percorso importante, crescendo molto e mettendosi in evidenza e adesso è un classe 2004 che ha dimostrato di essere per noi un elemento fondamentale. Sapevamo che per noi il progetto partito quest’anno era triennale e quindi siamo contenti per quello che stiamo facendo, perché i nostri giovani hanno avuto modo di crescere e di misurarsi in un campionato di livello. Siamo coscienti che questa scelta dell'”anno zero” del nostro progetto ce la ritroveremo in futuro, anche se ora l’obiettivo prioritario è la salvezza”.
Un progetto che punta molto su quello che da sempre è il fiore all’occhiello della società di Piazzetta Don Perucatti, il settore giovanile, da sempre legato alla prima squadra. “Per noi è importantissimo, la nostra missione deve essere quella di avvicinare sempre più i ragazzi al mondo della prima squadra – dice Voltolini – .Alla Virtus esiste da sempre un filo conduttore che parte dal minibasket e arriva fino alla prima squadra. Il nostro pubblico è stato numerosissimo in tutte le partite e io lo voglio ringraziare perché sono stati sempre presenti, su tutti i nostri bambini alla transenna a incitare i propri beniamini. I numeri sono cresciuti, andiamo sempre a salire partita dopo partita, vogliamo avere un pubblico fatto di famiglie, del nostro settore giovanile e minibasket, e questo dobbiamo alimentarlo sempre di più per cui a tutti i nostri sostenitori va un grande ringraziamento per il sostegno portato fino a oggi con la certezza che non mancherà anche nella seconda fase”.
Un sostegno che si sente vivo e presente durante tutto l’anno e che arriva anche dai partner della Virtus, sempre in prima fila per sostenere la società in campo e fuori. “I nostri sponsor per noi sono fondamentali, a partire dal main sponsor Stosa Cucine che ci accompagna ormai da alcuni anni e che è per noi fondamentale per il presente e per il futuro – afferma Voltolini -. Siamo molto contenti di aver accolto al nostro interno altre aziende importanti del nostro territorio da affiancare agli sponsor storici, che ci accompagnano ormai da tanti anni. Il nostro obiettivo deve essere quello di coinvolgere anche altri soggetti, stiamo lavorando a progetti interessanti che a breve presenteremo, per cui siamo molto contenti e ringraziamo i nostri partner che ci hanno accompagnato in questa prima fase e che lo faranno anche nella seconda”.