NAPOLI. Una persona è morta nell'esplosione di una fabbrica di scarpe e pellami in via Nuova delle Brecce, nella zona della raffineria Q8 a Napoli. La palazzina è semidistrutta dal rogo, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri (1ottobre). Altre tre persone sono ferite gravemente e sono ricoverate all'ospedale Cardarelli, che ha un centro specializzato in ustionati. A 'Villa Betania', nosocomio dell'area orientale della città, sono arrivate altre cinque persone, fra cui due vigili del fuoco, coinvolte nello scoppio con ferite o principi di intossicazione, ma fortunatemnte nessuna di queste, a quanto risulta, è grave. Tre di loro appartengono alla stessa famiglia.
Lo scoppio non ha intaccato le condotte di carburante che insistono nella zona, anche se si è levata un'alta e densa colonna di fumo che ha scatenato il panico in città. La Kuwait Petroleum Italia in una nota ha subito precisato: "L'esplosione non è avvenuta all'interno del deposito né in aree di propria proprietà ma in un'area ad essi prospiciente". A provocare l'esplosione potrebbe, però, essere stato un tentativo di furto di carburante alla rete Q8: secondo i rilievi dei vigili del fuoco, l'incendio si sarebbe sprigionato all'interno di un cortile in seguito al tentativo di manomissione delle condutture che portano al vicino deposito di carburanti. Alla base della deflagrazione ci sarebbe la foratura di una tubazione o un tentativo di travaso di benzina da un tubo di oleodotto che serve anche il vicino deposito della Q8.