San Giobbe affronta Salerno per pareggiare i conti dell’andata

La squadra di Zanco cerca di continuare il filotto positivo

CHIUSI. Venticinquesima giornata del campionato di Serie B Nazionale: San Giobbe, in striscia positiva di sette partite, tornerà a giocare all’Estra Forum dopo il successo esterno a Caserta. La sfida contro Salerno, con palla a due nel palazzetto chiusino alle 18 di domenica 2 febbraio, sarà il secondo confronto nella storia delle due società. Nell’unico precedente, giocato poco più di un mese fa in Campania, a vincere fu Salerno per 78-74. I Bulls hanno l’opportunità di dare un’ulteriore spallata alla zona playout, i campani, che arrivano da due vittorie nelle ultime cinque giocate (arrivate entrambe in trasferta), l’occasione di cogliere due punti preziosi per la lotta salvezza. La gara sarà arbitrata dai signori Giustarini e Frosolini. A presentarla il capo allenatore Nicolas Zanco.

“Salerno è una squadra esperta e ben allenata. Con noi, all’andata, era la prima partita dal reintegro di Stanic, col cambio allenatore e da lì hanno trovato un’altra solidità, un’altra identità. A parte l’ultima partita con Roma, fino a prima, hanno ottenuto vittorie, hanno vinto a Montecatini, hanno perso dopo due supplementari con la Luiss. Una squadra, una squadra viva, una squadra di giocatori esperti, una squadra che sa giocare la pallacanestro. Dobbiamo stare attenti in primis alla loro capacità di essere sempre sul pezzo, di non mollare, di essere una squadra che sa dove vuole farti giocare e prova a limitare il più possibile l’attacco degli avversari. Poi difensivamente, chiaramente occhi puntati su Chaves che continua a dimostrarsi un ottimo giocatore, su Stanic il loro leader tecnico e anche emotivo. E poi hanno tante bocche da fuoco che si possono accendere durante le giornate perché trovano riferimenti in Matrone, in Kekovic, in Mei. Hanno tanti giocatori che possono farci male, come è successo nella partita dell’andata. Noi non dobbiamo fare l’errore di rilassarci, è uno scontro diretto, è una partita che può valere quattro punti in questo momento quindi dobbiamo continuare ad avere la mentalità che abbiamo avuto nelle ultime giornate. Poi vedremo quanto riusciremo a fare.

Sono contento chiaramente del periodo che abbiamo attraversato e che stiamo attraversando e di aver portato la squadra in una posizione di tranquillità in questo momento perché vediamo i play out a dieci punti da noi. Però è chiaro che è un campionato strano mancano mille partite ancora e ci sono tanti punti ancora in palio. Abbiamo visto anche nell’ultima giornata squadre come Sant’Antimo, squadre come Cassino, quelle come San Severo, possono anche loro battere le prime della classe. Quindi è presto per fare calcoli e per alzare la testa e pensare a qualcosa in più. Adesso come ho detto prima, come pensavo che a Caserta non era uno scontro da quattro punti perché non credo che Caserta sia una squadra che giocherà i play out, con Salerno è una partita che in casa può valere tanto perché magari, sperando di ribaltare la differenza canestri, andremo ad allungare ancora sulla zona salvezza e quindi poi fra un mese, quando avremo finito di affrontare tutte quelle che stanno sopra di noi, perché le affrontiamo una dietro l’altra nel mese di febbraio, allora sì, eventualmente, faremo altre altre idee e altri ragionamenti. Però adesso è veramente impossibile perché può essere che oggi ci troviamo settimi-ottavi in classifica e tra un mese ci troviamo quattordicesimi perché abbiamo perso tutte le partite con quelle sopra di noi. Non lo possiamo sapere. Si fa fatica ad avere un quadro generale della classifica prima delle ultime cinque-sei partite.

L’unica cosa ufficiale su Chieti al momento è l’annullamento della partita di domani. Poi le voci chiaramente sono abbastanza pubbliche e tutti sappiamo che Chieti è una società in grave difficoltà e rischia che la prossima settimana possa chiudere la sua avventura nel campionato per quest’anno e ripartire con una nuova società se avrà la forza, la città di Chieti di ritrovare passione e voglia di aiutare la pallacanestro. Fa male, fa male allo sport, fa male al nostro movimento perché è un movimento che ogni anno rischia di perdere società. Quindi c’è bisogno di essere lungimiranti, c’è bisogno di stare attenti alla parte economica, soprattutto perché a volte si tende a voler comprare più di quello che si può spendere e nel lungo periodo si rischiano situazioni come queste. Come è stato a Ferrara tre anni fa. Dispiace per Chieti perché poi è nata una proprietà nuova che ha ereditato purtroppo delle situazioni pendenti importanti, hanno cercato in tutti i modi di sistemarle, non ci sono riusciti e sembra che non ce la faranno quindi grande vicinanza a Lino lardo in primis come allenatore, a tutti i tifosi, alla città di Chieti e poi anche ai ragazzi, tra i quali ho anche dei miei ex giocatori, che sento ancora. Spero che se la cosa dovesse essere reale possono trovare velocemente tutti una nuova sistemazione, sia da un punto di vista lavorativo ma anche remunerativo.

Secondo me la consapevolezza principale deve essere quella che, con un certo tipo di fisicità, un certo tipo di cattiveria, possiamo essere una squadra che difende per davvero e che tiene gli avversari a settanta punti, non voglio esagerare. Nelle ultime tre partite li abbiamo tenuti sotto i sessanta e quindi sono arrivate tre vittorie larghe. Però la chiave è quella lì, perché poi se andiamo a vedere le statistiche, a livello offensivo siamo in questo momento il quinto miglior attacco del campionato e quindi sappiamo che abbiamo una squadra che ha tante soluzioni. Siamo anche fortunati perché ciclicamente abbiamo una volta Rasio, una volta Renzi, una volta Grifoniun, a volta Criconia. Abbiamo tanti protagonisti diversi che riusciamo a trovare ogni ogni domenica o mercoledì che sia. Offensivamente penso che la fiducia nelle nostre potenzialità ci sia sempre stata. In difesa abbiamo avuto degli alti e bassi durante il percorso. Adesso però qualcosina sicuramente è cambiato. Probabilmente la consapevolezza di poter mettere quel corpo in più, quella spinta in più, quel fallo in più per non far segnare un avversario o comunque per contenere una situazione che abbiamo preparato, adesso sta riuscendo sicuramente molto meglio e quindi dà ancora più fiducia nel fare un altro passo ulteriore perché poi, come ho detto prima se vogliamo affrontare le prime sei le prime sette in classifica con questo atteggiamento qui dobbiamo non aver paura di niente e voler addirittura migliorarci ancora.

Ma è un vantaggio uno svantaggio giocare di filotto con tutte le squadre che stanno sopra?

Dipende, nel senso adesso per esempio abbiamo affrontato invece tutte le partite che in caso di sconfitta potevano valere quattro punti. Allo stesso modo, se poi entri in un loop negativo, rischi di fare veramente dei danni in un campionato come questo. Quindi secondo me può anche essere un bene affrontarle una dietro l’altra, perché poi troveremo sempre lo stesso livello di fisicità, tecnico ogni partita e quindi non possiamo rilassarci e dobbiamo allenarci e preparare le partite cercando veramente di fare un passo, se non due, in più per cercare di vincere più partite possibili contro squadre che all’andata onestamente ci hanno c’hanno messo in difficoltà in maniera importante, a parte forse la Luiss da loro. Tutte le altre squadre, le prime sei, onestamente ci hanno dato venti punti quindi è giusto capire che adesso abbiamo fatto un percorso di crescita, abbiamo lavorato e vogliamo vedere a che punto siamo.

Assolutamente sì. L’appello è sempre di riempire il più possibile il palazzetto anche domani, magari vestendoci di rosso, anche se non c’è la promozione. È sempre una bella cornice vedere le tribune in biancorosso come la squadra. Abbiamo bisogno di loro che sostengano i ragazzi e domani ancora di più, perché è una partita che può valere veramente tanto. Quindi cerchiamo il più possibile di riempire il palazzo e di aiutare la squadra per fare altri due punti che potrebbero voler dire veramente tanto”.