SIENA. Il consiglio provinciale di Siena continua a ribadire il suo “no”, forte e chiaro alla possibilità di pedaggiamento della Siena – Firenze e della Siena – Bettolle.
Nel corso della seduta consiliare di ieri (22 maggio), infatti, il consiglio ha votato compatto, con la sola astensione di Lega Nord e Rifondazione Comunista e l’assenza dell’Udc, l’ordine del giorno presentato da Marco Nasorri (Pd); Antonio Giudilli (Idv); Roberto Renai (La Sinistra).
Tre le richieste rivolte al Presidente della Provincia e alla sua giunta, al centro del documento: Continuare ad esprimere, nelle sedi e nei modi opportuni, la netta contrarietà all’introduzione del pedaggio sui raccordi autostradali della provincia di Siena; ribadire la richiesta di adeguamento della Siena – Firenze e chiedere al Governo di convocare la Regione e gli enti locali per individuare soluzioni condivise che non penalizzino i cittadini né tanto meno l’economia e il turismo.
“L’ordine del giorno – spiega Marco Nasorri, capogruppo in consiglio provinciale – è solo una delle iniziative per ribadire la nostra contrarietà al pedaggio sulla Siena – Firenze e sulla Siena – Bettolle. La nuova gabella voluta dal governo peserà sui bilanci delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese già messi a dura prova dalla crisi ed esporrà il territorio di Siena a una perdita di competitività. Il pedaggio, anche quando escludesse i residenti, penalizzerà fortemente le attività economiche, a partire dal turismo e finirà in una cassa indistinta, senza garanzie che le risorse ottenute vadano a finanziare interventi di Anas in Toscana. Il pedaggio forfettario di 1 e 2 euro al casello A1 Firenze Certosa e all’uscita A1 Vadichiana e di Chiusi – Chianciano Terme è assurdo perché colpisce indiscriminatamente anche chi non percorre i raccordi autostradali Anas”.
Nel corso della seduta consiliare di ieri (22 maggio), infatti, il consiglio ha votato compatto, con la sola astensione di Lega Nord e Rifondazione Comunista e l’assenza dell’Udc, l’ordine del giorno presentato da Marco Nasorri (Pd); Antonio Giudilli (Idv); Roberto Renai (La Sinistra).
Tre le richieste rivolte al Presidente della Provincia e alla sua giunta, al centro del documento: Continuare ad esprimere, nelle sedi e nei modi opportuni, la netta contrarietà all’introduzione del pedaggio sui raccordi autostradali della provincia di Siena; ribadire la richiesta di adeguamento della Siena – Firenze e chiedere al Governo di convocare la Regione e gli enti locali per individuare soluzioni condivise che non penalizzino i cittadini né tanto meno l’economia e il turismo.
“L’ordine del giorno – spiega Marco Nasorri, capogruppo in consiglio provinciale – è solo una delle iniziative per ribadire la nostra contrarietà al pedaggio sulla Siena – Firenze e sulla Siena – Bettolle. La nuova gabella voluta dal governo peserà sui bilanci delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese già messi a dura prova dalla crisi ed esporrà il territorio di Siena a una perdita di competitività. Il pedaggio, anche quando escludesse i residenti, penalizzerà fortemente le attività economiche, a partire dal turismo e finirà in una cassa indistinta, senza garanzie che le risorse ottenute vadano a finanziare interventi di Anas in Toscana. Il pedaggio forfettario di 1 e 2 euro al casello A1 Firenze Certosa e all’uscita A1 Vadichiana e di Chiusi – Chianciano Terme è assurdo perché colpisce indiscriminatamente anche chi non percorre i raccordi autostradali Anas”.
“Sulla Siena – Firenze inoltre non ci sono le condizioni per far pagare ai cittadini una ‘tassa d’ingresso’ su una strada che è dissestata, congestionata dal traffico e insicura. Si tratta di un vero e proprio furto, a danno dei cittadini. La strada ha una carreggiata di 13 metri, rispetto ai 23 previsti dallo standard europeo, e un manto stradale pieno di buche e toppe. L’astensione di alcune forze politiche dell’opposizione è un fatto grave che non fa bene agli interessi del nostro territorio. Noi continueremo a dare battaglia e a far sentire le ragioni delle comunità locali e dei cittadini”.