CHIANCIANO TERME. Da Legambiente, Voci e Progetti e Collettivo Fabrica riceviamo e pubblichiamo.
"Le associazioni Legambiente, Voci e Progetti e Collettivo Fabrica, che da anni operano nel settore socio-culturale e ambientale della cittadina con spirito collaborativo e propositivo coinvolgendo continuativamente l’Amministrazione comunale in ogni evento e manifestazione, lunedì 2 agosto, senza nessun formale o informale avviso, si sono viste chiudere il punto PAAS (Punto di Accesso Assistito ai servizi internet) allestito all’ingresso della Sala Polivalente dei Giardini pubblici e gestito dalle associazioni stesse a titolo prettamente volontario. Le tre postazioni internet, predisposte all’uso assistito degli utenti, erano state messe a disposizione grazie alla volontà delle associazioni che hanno promosso il progetto PAAS della Regione Toscana. Il servizio era stato aperto tramite la partecipazione dell'Amministrazione al bando di accreditamento della Regione, con l’obiettivo primario di garantire a tutti uguali opportunità di accesso e utilizzo alle informazioni e alle risorse presenti in Internet. Dal 30 novembre 2009 il servizio è stato aperto con continuità grazie all’impegno volontario e alla coordinazione delle tre associazioni, che hanno inoltre anticipato spese e costi per acquistare gli strumenti necessari senza ancora riuscire ad avere nessun tipo di rimborso, facendocela comunque a raggiungere circa 60 utenti iscritti che usufruiscono attivamente del servizio. A una prima manifestazione d’interesse da parte dell’Amministrazione comunale, che ha messo a disposizione la Sala Polivalente dove è ubicata anche la Biblioteca comunale, trovandosi così ad avere finalmente un servizio di livello istituzionale e di concreta utilità sociale diffuso da anni sul territorio regionale, segue ora la chiusura completa dello spazio adibito al PAAS, senza nessuna comunicazione né ufficiale né informale e, ancora più grave, nessuna proposta di sede sostitutiva provvisoria che possa ovviare al problema della discontinuità del servizio. Ora, se la Biblioteca comunale sembra aver trovato un luogo di riapertura a fronte delle motivazioni ancora nebbiose della chiusura della Sala Polivalente, il comportamento indifferente da parte dell’Amministrazione comunale sembra lasciare il punto PAAS senza la possibilità di riavviare la propria funzione, funzione per altro interamente pubblica. Dovrebbe essere dunque interesse di tale Amministrazione garantire la continuità del servizio che sta coinvolgendo numerosi utenti che ne usufruiscono, insieme alla dedizione che le associazioni Legambiente, Voci e Progetti e Collettivo Fabrica mettono ogni giorno per coordinare, organizzare e assicurare il regolare funzionamento del servizio a titolo gratuito e a dimostrazione della volontà, tra l’altro sempre espressa, di collaborare con l’Amministrazione in maniera propositiva, seguendo puntualmente gli iter burocratici richiesti dal protocollo e ricevendo in cambio un trattamento di poca o nulla attenzione.
Si auspica infine, che l’Amministrazione si sia resa conto di aver interrotto un pubblico servizio dato dall'Amministrazione stessa e che necessita al più presto di una sede sostitutiva e, inoltre, di dover chiarire a tutta la comunità quali sono le problematiche che hanno reso “inagibile” la Sala Polivalente e quali sono i tempi di riconsegna di tale spazio così indispensabile alla collettività".
"Le associazioni Legambiente, Voci e Progetti e Collettivo Fabrica, che da anni operano nel settore socio-culturale e ambientale della cittadina con spirito collaborativo e propositivo coinvolgendo continuativamente l’Amministrazione comunale in ogni evento e manifestazione, lunedì 2 agosto, senza nessun formale o informale avviso, si sono viste chiudere il punto PAAS (Punto di Accesso Assistito ai servizi internet) allestito all’ingresso della Sala Polivalente dei Giardini pubblici e gestito dalle associazioni stesse a titolo prettamente volontario. Le tre postazioni internet, predisposte all’uso assistito degli utenti, erano state messe a disposizione grazie alla volontà delle associazioni che hanno promosso il progetto PAAS della Regione Toscana. Il servizio era stato aperto tramite la partecipazione dell'Amministrazione al bando di accreditamento della Regione, con l’obiettivo primario di garantire a tutti uguali opportunità di accesso e utilizzo alle informazioni e alle risorse presenti in Internet. Dal 30 novembre 2009 il servizio è stato aperto con continuità grazie all’impegno volontario e alla coordinazione delle tre associazioni, che hanno inoltre anticipato spese e costi per acquistare gli strumenti necessari senza ancora riuscire ad avere nessun tipo di rimborso, facendocela comunque a raggiungere circa 60 utenti iscritti che usufruiscono attivamente del servizio. A una prima manifestazione d’interesse da parte dell’Amministrazione comunale, che ha messo a disposizione la Sala Polivalente dove è ubicata anche la Biblioteca comunale, trovandosi così ad avere finalmente un servizio di livello istituzionale e di concreta utilità sociale diffuso da anni sul territorio regionale, segue ora la chiusura completa dello spazio adibito al PAAS, senza nessuna comunicazione né ufficiale né informale e, ancora più grave, nessuna proposta di sede sostitutiva provvisoria che possa ovviare al problema della discontinuità del servizio. Ora, se la Biblioteca comunale sembra aver trovato un luogo di riapertura a fronte delle motivazioni ancora nebbiose della chiusura della Sala Polivalente, il comportamento indifferente da parte dell’Amministrazione comunale sembra lasciare il punto PAAS senza la possibilità di riavviare la propria funzione, funzione per altro interamente pubblica. Dovrebbe essere dunque interesse di tale Amministrazione garantire la continuità del servizio che sta coinvolgendo numerosi utenti che ne usufruiscono, insieme alla dedizione che le associazioni Legambiente, Voci e Progetti e Collettivo Fabrica mettono ogni giorno per coordinare, organizzare e assicurare il regolare funzionamento del servizio a titolo gratuito e a dimostrazione della volontà, tra l’altro sempre espressa, di collaborare con l’Amministrazione in maniera propositiva, seguendo puntualmente gli iter burocratici richiesti dal protocollo e ricevendo in cambio un trattamento di poca o nulla attenzione.
Si auspica infine, che l’Amministrazione si sia resa conto di aver interrotto un pubblico servizio dato dall'Amministrazione stessa e che necessita al più presto di una sede sostitutiva e, inoltre, di dover chiarire a tutta la comunità quali sono le problematiche che hanno reso “inagibile” la Sala Polivalente e quali sono i tempi di riconsegna di tale spazio così indispensabile alla collettività".