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“Il nido – aggiunge Agnorelli – è un servizio molto importante, soprattutto in questo periodo di crisi, per rispondere alle esigenze di tante famiglie dove i genitori lavorano entrambi e hanno difficoltà nella custodia dei figli. Questo, tuttavia, è solo un esempio di una situazione difficile per tutti gli enti locali, che si troveranno costretti a ridurre attività e opportunità rivolte alla cittadinanza di fronte a un forte ridimensionamento delle risorse a disposizione. Per quest’anno – continua il primo cittadino – nonostante la riduzione dei trasferimenti statali, la mancata conferma del contributo per le ‘Classi Primavera’, da parte del Ministero, e la scarsa chiarezza sui modelli organizzativi da attuare, abbiamo deciso di mantenere invariata l’offerta per sostenere le famiglie e le madri lavoratrici, equiparando soltanto il costo della ‘Sezione primavera’, per bambini da 2 a 3 anni, a quello del nido comunale. Entrambi i servizi sono stati attivi anche nel mese di luglio, senza ulteriori aggravi di costi per le numerose famiglie che hanno aderito, esaurendo, anche qui, i posti disponibili. L’offerta estiva è stata completata dal progetto dei campi estivi ‘Eta Beta’, promosso da Comunità montana Amiata Val d’Orcia, Comuni e Usl, ma, anche in questo caso, dovremo iniziare a fare i conti con i minori fondi, valutando l’ipotesi di aumentare la compartecipazione delle famiglie al servizio”.
“Occorre – conclude Agnorelli – una riflessione da parte di tutte le forze politiche, andando oltre le differenti idee politiche, che metta al primo posto i diritti dei cittadini, a partire dai più piccoli, e il mantenimento dei servizi erogati finora. Il Comune è pronto a fare la sua parte e a portare avanti la sua battaglia, ma serve l’impegno di tutti per difendere l’interesse generale della nostra comunità”.