"Una proposta incredibile che arriverebbe dai sindacati"
SIENA. Da Unisin Mps riceviamo e pubblichiamo.
“Abbiamo letto che le altre OO.SS. hanno presentato in modo irrituale (senza svolgere le assemblee fra i lavoratori) la piattaforma per il rinnovo del nostro CIA.
Senza entrare nel merito delle varie proposte desideriamo segnalarne una che ci preoccupa grandemente e che è contenuta nel paragrafo che segue (copiato e incollato da quella proposta).
La seconda parte del “Premio variabile di risultato”, indicherà l’evoluzione del sistema incentivante di Banca Monte dei Paschi, e per questo – a prescindere dagli indicatori di “redditività netta” e dagli obiettivi presi a riferimento – dovrà fondarsi su criteri di budget comunicati preventivamente alle OO.SS., da conseguire sia a livello di “team” che a livello di singola risorsa, e da verificare in sede di informativa a consuntivo. Quanto sopra significa, SE NON ABBIAMO CAPITO MALE, che i sindacati del primo tavolo richiedono l’introduzione del BUDGET INDIVIDUALE nella nostra Banca!!!
Come UNISIN-MPS siamo nettamente contrari a questa incredibile proposta che proverrebbe non dalla Banca ma addirittura dalle stesse Organizzazioni Sindacali…
E’ arrivato il momento che ogni singolo lavoratore apra gli occhi e non deleghi al buio altri a rappresentarlo, il tempo delle deleghe in bianco è finito e continuare a dormire significa mettere a rischio il proprio futuro e quello della propria famiglia.
Questa posizione è in linea con la nostra idea di sindacato che deve strenuamente tutelare TUTTI i lavoratori: siamo il solo sindacato ad aver indetto azioni concrete (scioperi) di lotta a tutela dei colleghi del Consorzio Operativo a rischio esternalizzazione, che sono stati abbandonati al loro destino. Ma la partita “esternalizzazioni” è tutt’altro che finita: esiste una possibilità concreta di riaprire il discorso solo se lo sciopero del 16/11 avrà successo. Altrimenti ben presto anche altre realtà della banca saranno esternalizzate, comprese alcune figure oggi operanti in filiale: quella che stiamo combattendo è una battaglia decisiva per il nostro futuro, come dimostrato anche dall’arroganza aziendale che è arrivata alla disdetta unilaterale del CIA e alla mancata applicazione della sua ultrattività, un comportamento UNICO nel panorama nazionale.
Il tempo delle chiacchere e dei volantini è ormai giunto a scadenza, da oggi contano solo i FATTI concreti. A cominciare dalla scelta della organizzazione sindacale cui appartenere”.
“Abbiamo letto che le altre OO.SS. hanno presentato in modo irrituale (senza svolgere le assemblee fra i lavoratori) la piattaforma per il rinnovo del nostro CIA.
Senza entrare nel merito delle varie proposte desideriamo segnalarne una che ci preoccupa grandemente e che è contenuta nel paragrafo che segue (copiato e incollato da quella proposta).
La seconda parte del “Premio variabile di risultato”, indicherà l’evoluzione del sistema incentivante di Banca Monte dei Paschi, e per questo – a prescindere dagli indicatori di “redditività netta” e dagli obiettivi presi a riferimento – dovrà fondarsi su criteri di budget comunicati preventivamente alle OO.SS., da conseguire sia a livello di “team” che a livello di singola risorsa, e da verificare in sede di informativa a consuntivo. Quanto sopra significa, SE NON ABBIAMO CAPITO MALE, che i sindacati del primo tavolo richiedono l’introduzione del BUDGET INDIVIDUALE nella nostra Banca!!!
Come UNISIN-MPS siamo nettamente contrari a questa incredibile proposta che proverrebbe non dalla Banca ma addirittura dalle stesse Organizzazioni Sindacali…
E’ arrivato il momento che ogni singolo lavoratore apra gli occhi e non deleghi al buio altri a rappresentarlo, il tempo delle deleghe in bianco è finito e continuare a dormire significa mettere a rischio il proprio futuro e quello della propria famiglia.
Questa posizione è in linea con la nostra idea di sindacato che deve strenuamente tutelare TUTTI i lavoratori: siamo il solo sindacato ad aver indetto azioni concrete (scioperi) di lotta a tutela dei colleghi del Consorzio Operativo a rischio esternalizzazione, che sono stati abbandonati al loro destino. Ma la partita “esternalizzazioni” è tutt’altro che finita: esiste una possibilità concreta di riaprire il discorso solo se lo sciopero del 16/11 avrà successo. Altrimenti ben presto anche altre realtà della banca saranno esternalizzate, comprese alcune figure oggi operanti in filiale: quella che stiamo combattendo è una battaglia decisiva per il nostro futuro, come dimostrato anche dall’arroganza aziendale che è arrivata alla disdetta unilaterale del CIA e alla mancata applicazione della sua ultrattività, un comportamento UNICO nel panorama nazionale.
Il tempo delle chiacchere e dei volantini è ormai giunto a scadenza, da oggi contano solo i FATTI concreti. A cominciare dalla scelta della organizzazione sindacale cui appartenere”.