TRENTO. Ha tenuto la moglie in casa, segregata, per cinquant'anni, vessandola con minacce, una gelosia ossessiva, maltrattamenti. Impedendole di vedere i suoi stessi figli che da casa, vista la situazione, erano fuggiti da tempo. E' accaduto a Cles, un paesino della Val di Non, in Trentino, dove un pensionato di 72 anni è stato allontanato dal tetto coniugale, grazie a un provvedimento del gip della procura di Trento emesso su richiesta del pm Fabio Biasi. La donna ha trovato il coraggio di raccontare ai Carabinieri la sua odissea solo dopo un ricovero in ospedale per accertamenti a causa di una cardiopatia.
Nel suo racconto tutto il peso di una vita da incubo: il marito, ossessivamente e maniacalmente geloso, le ha via via in 50 anni ridotto gli spazi di libertà. L'ha segregata in casa, impedendole persino di vedere i due figli che, consapevoli del clima 'irrespirabile' di quella casa se ne erano allontanati non appena avevano potuto. 'L'ora d'aria' la trascorreva nel cortile dell'abitazione, in contatto con l'unico altro essere vivente che poteva incontrare: il suo cane. Alle 17 il marito sprangava porte e finestre e non le faceva guardare neanche la televisione per non metterla 'in contatto con il mondo'.