Il vescovo Alberto Silvani benedice lo spazio per i pellegrini
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di giorgio mancini
GAMBASSI TERME – Nello splendido complesso parrocchiale della Pieve di S.Maria Assunta a Chianni, in quelli che una volta erano spazi canonici, dopo un lavoro di sapiente restauro durato oltre cinque anni, è nato un ostello per i pellegrini, al quale è stato dato il nome di “Sigerico”, in ricordo della sosta che il vescovo di Canterbury, pellegrino, prima dell’anno mille, fece in quel luogo, di ritorno da Roma. La Pieve di Santa Maria a Chianti è uno tra i monumenti romanici più significativi della toscana e della Valdelsa, sul confine tra le province di Firenze, Pisa e Siena.
Ora, annesso alla Pieve, vi è questo nuovo ostello, inaugurato da S.E. Monsignor Alberto Silvani, vescovo di Volterra, di cui la parrocchia fa parte, dal sindaco Federico Campatelli di Gambassi, dall’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti, dal parroco della Pieve Don Evaristo Masini, che tenacemente ha creduto in questa sua idea e ha visto realizzato questo progetto. Presente anche l’artefice del grosso lavoro di restauro, l’architetto Anna Giubbolini. Nella Pieve, colma di cittadini e ospiti, la soddisfazione e l’emozione è stata palpabile.
Non i soliti discorsi di circostanza, ma nelle navate sono risuonate parole di ringraziamenti reciproci e di stima per tutti coloro che, a vario titolo, hanno permesso e contribuito alla realizzazione dell’ostello.
Significative le parole emozionate di don Evaristo Masini, quelle di soddisfazione e di ringraziamento di monsignor Alberto Silvani, quelle marcate e puntuali del sindaco Federico Campatelli, il saluto e il compiacimento dell’assessore Cristina Scaletti. L’architetto Anna Giubbolini, la quale, tra l’altro, è stata ufficialmente insignita dal vescovo Alberto Silvani di una onorificenza pontificia per l’opera pregevole svolta, nel suo intervento ha ripercorso il susseguirsi dei lavori e la tenacia con la quale tutti gli interessati hanno operato. Scroscianti applausi si sono susseguiti durante gli interventi.
Nella Pieve erano presenti, tra le autorità, rappresentanti degli istituti di credito che hanno contribuito, a vario titolo, alla realizzazione del progetto, sindaci di vari comuni, ed anche il vicesindaco di Montecatini Val di Cecina, Alberto Fiorini che, tra l’altro, ricopre un importante incarico tecnico nella Curia vescovile di Volterra.
Dopo la cerimonia di presentazione, tutti i partecipanti si sono trasferiti all’adiacente complesso dell’ostello Sigerico, per il classico taglio del nastro da parte del sindaco Federico Campatelli e dell’assessore regionale Cristina Scaletti, poi la benedizione impartita da monsignor Alberto Silvani, che personalmente ha voluto visitare e benedire tutti i locali dedicati ai pellegrini.
Nella sala del refettorio, è stato dipinto uno splendido affresco dall’artista Carlo Romiti, con colori realizzati con le terre locali, lasciando, dove ancora ve ne era traccia, l’intonaco originale con le sue vecchie colorazioni. L’opera di Romiti interpreta l’incontro di Gesù risorto con i discepoli, sul lago di Tiberiade, quando dividono il pesce arrostito da Lui. Il pesce, importante simbolo del cristianesimo.
Durante il brindisi di buon auspicio, due giovani violiniste hanno eseguito, in modo estremamente appropriato, brani musicali, per concludere l’inaugurazione. Da ora in poi, saranno i pellegrini in cammino verso o da Roma, che, facendo una sosta lungo la via Francigena, scopriranno questa pieve e questo luogo, come fece Sigerico.
Monsignor Alberto Silvani, durante il suo intervento, ha anticipato che la prossima inaugurazione dovrebbe avvenire nel Comune di San Gimignano, dove fervono i lavori di restauro del complesso che fa parte della meravigliosa Pieve romanica di Cellole, appartenente sempre alla Curia vescovile di Volterra. Quella Pieve che ispirò Giacomo Puccini per la sua opera lirica Suor Angelica.