di Giulia Tacchetti
SIENA. “Finalmente è stato sfatato il mito che l’opera non si può fare a Siena. Mi sono divertita tanto. Che bella serata”. Così ieri sera (18/12) commentano tre signore, sedute dietro di me. Gran successo di pubblico, di tutte le età, teatro stracolmo, loggione compreso. Dagli applausi finali e dalla soddisfazione che si legge sul volto del direttore artistico Bocciarelli si capisce che lo spettacolo è pienamente riuscito, superando le aspettative.
Nel passato le rappresentazioni importanti si sono svolte nello splendido scenario di S. Galgano (Chiusdino) con l’organizzazione di Opera Festival, come “Il flauto magico”, direttore Gianluca Marcianò (2009). Ovviamente d’estate, perchè S. Galgano, per quanto luogo magico, è lontano dalla città e poi è all’aperto. “Suor Angelica” nell’agosto del 2009 è stata rappresentata nella Chiesa di S. Agostino con l’orchestra degli allievi della Chigiana e la regia di Gianluigi Gelmetti, originale nell’organizzazione dello spazio interno. Da tempo i Senesi aspettavano che l’opera tornasse in città, perciò sono corsi numerosi a questo omaggio a Puccini, nel centesimo anniversario della sua morte. l’Orchestra del Festival Puccini di Torre del Lago diretta da Marco Severi ed il regista Lorenzo Lenzi hanno portato in scena un allestimento tradizionale, molto apprezzato dal pubblico. Voci possenti quelle di Mario Cavaradossi, interpretato dal tenore senese Samuele Simoncini e Floria Tosca, Valentina Boi, che s’innalzano in un intreccio di sentimenti: la gelosia di lei, suscitata dal quadro e l’amore di lui, turbato e poco convincente nel rassicurare la donna. Le voci a tratti guizzano nelle opposizioni di Tosca (Ma falle gli occhi neri…), a tratti sfumano nelle parole d’amore del pittore. Di grande effetto visivo e sonoro il corteo che accompagna il Cardinale per il Te Deum. Nel secondo atto l’Andante lento ”Vissi d’arte”, cantato con passione, condensa la sofferenza e la disperazione di Tosca, tanto da suscitare un lungo applauso tra il pubblico. La voce del Barone Scarpia, Francesco Landolfi , risuona terribile, quando tenta di possedere Tosca, che si oppone. E’ un orrore che richiama un altro orrore, la violenza che ogni giorno oggi si compie contro le donne. L’Andante lento e appassionato “E lucean le srelle” emoziona gli spettatori che applaudono a lungo e con calore il cantante. Nel cast anche Claudio Mugnaini (il sagrestano), Simone Rebola (Angelotti), Rocco Sharkey (Spoletta), Paolo Breda Bulgherini (Sciarrone), Veronica Niccolini (il patorello). Apprezzata dal pubblico la presenza dell’Unione Corale Senese “Ettore Bastianini”. Luci di Samuele Batistoni, costumi il Chiacchierino, scene Orfeo in Scena. Concludiamo sottolineando che questo allestimento tutto senese, voluto dall’amministrazione comunale e curato da Amat, segna un altro punto a favore del direttore artistico Bocciarelli, che ha pensato di intitolare cinque appuntamenti all’Opera lirica ed al Teatro in Musica. Prossimo appuntamento “La Cavalleria Rusticana “ di Pietro Mascagni.