Presentata una mozione contro la stangata da 250milioni di euro
SIENA. Da Lorenza Bondi, capogruppo Forza Italia-Udc-Nuovo Psi nel consiglio comunale di Siena, riceviamo e pubblichiamo.
“Il presidente della Regione Eugenio Giani mantenga la promessa fatta sull’addizionale regionale IRPEF. Sembrava che vi fosse una timida intenzione di abbassarla nella fascia di reddito tra i 28 e i 50mila euro, ma la posizione del PD ha prevalso e niente abbassamento per i contribuenti toscani, quindi anche senesi.
Già lo scorso anno come Forza Italia in Toscana ci mobilitammo all’indomani dell’annuncio dell’aumento dell’addizionale regionale Irpef che venne presentata come ‘una tantum’ per far quadrare il bilancio della sanità regionale.
Purtroppo la c.d. ’una tantum’ sembra aver preso le fattezze della permanenza. Difatti, nella recente seduta del Consiglio regionale, in cui veniva approvata la terza variazione al bilancio di previsione 2024-2026, il PD e Italia Viva hanno votato contro – pertanto respingendolo – all’ordine del giorno con primo firmatario il segretario regionale di Forza Italia, Marco Stella, attraverso il quale veniva chiesto di riportare le aliquote al loro livello originario.
Abbiamo ritenuto fosse importante, anche territorialmente, che i cittadini venissero a conoscenza di questo incremento confermato dalla Regione Toscana. Un incremento che si traduce in un prelievo di 250milioni di euro presi dalle tasche dei contribuenti toscani, quindi anche dalle tasche dei contribuenti senesi.
E’ opportuno che anche i nostri concittadini sappiano che per lo scaglione da 28mila a 50mila euro di reddito annuo lordo l’addizionale Irpef 2024 è aumenta al 3,32% contro l’1,68% del 2023, mentre quella relativa allo scaglione oltre i 50mila euro lordi è aumentata al 3,33% contro l’1,73% del 2023.
Con la mozione che presenteremo nel consiglio comunale a Siena chiediamo che vi sia un impegno da parte del presidente della Regione Giani a ritornare sui suoi passi e ridurre le addizionali Irpef, perché una tale manovra vuol dire dare una ulteriore stangata a quel ceto medio che è il motore del nostro sistema economico”.