
Questa inchiesta mette in evidenza che i timori sulle modalità relative alla privatizzazione non erano infondati e ci auguriamo che la magistratura faccia al più presto chiarezza sulle vicende oggetto dell’indagine.
L’annunciato disimpegno di Galaxy dalla Società Aeroporto di Siena spa è la conseguenza della indisponibilità della Regione Toscana ad appoggiare un piano industriale che superi i limiti stabiliti dalla Regione nel 2001 (aeroporto da 100.000 passeggeri, sussidiario rispetto al sistema aeroportuale toscano), posizione ribadita da presidente Rossi anche durante la campagna elettorale. Certamente hanno influito la mobilitazione popolare ed i puntuali ricorsi presentati per iniziativa del Comitato come pure le iniziative assunte verso il governo regionale dal nostro Partito. Nello stesso tempo anche il Comune di Siena ha deciso di abbandonare la Società lasciando con “il cerino in mano” la Provincia ed il Comune di Sovicille, unici rappresentanti del pubblico potere in una Società aeroportuale pesantemente deficitaria (per oltre 2 milioni nel 2009) la quale dovrà contrattare con Galaxy la restituzione dei milioni da essa portati al momento del suo ingresso.
Una svolta della quale Cenni dovrà rendere conto, almeno sul piano politico, dal momento che è stato attivo teorizzatore della definizione dell’aeroporto di Ampugnano come “volano per lo sviluppo”, insieme con l’allora Presidente della Provincia, Fabio Ceccherini, con il Presidente della Banca MPS e con l’attuale Sindaco di Sovicille.
Mentre tutto questo avviene, la Società aeroportuale continua l’opera di ammodernamento ed ampliamento dell’aeroporto senza che ci sia un piano industriale che ne giustifichi la funzione futura. Quindi se ne va Galaxy ma ci resta il problema dell’ampliamento dell’aeroporto e la possibilità che la storia continui con la ricerca di un nuovo partner privato, tanto più che l’Aeroporto di Siena non sarebbe tra i 24 aeroporti che il Ministero dei Trasporti intenderebbe chiudere.
Il nostro Partito ritiene, al contrario, che sia necessario abbandonare ogni piano di “ammodernamento” o di “ampliamento” e sciogliere la Società aeroportuale, almeno si avrebbe il risultato di fermare la emorragia di denaro pubblico e privato che potrebbe essere impiegato più utilmente nel nostro territorio.
Rifondazione Comunista Sovicille