SINALUNGA. Le energie rinnovabili e la centrale a biomasse di Sinalunga. Sono questi i temi al centro del documento del Pd, presentato e votato all’unanimità nei giorni scorsi dall’assemblea comunale del partito.
"Pur sostenendo e promuovendo le energie pulite e rinnovabili – si legge nel documento – il Partito Democratico di Sinalunga esprime profonda preoccupazione per la probabile realizzazione di una centrale a biomasse nella zona de Le Persie a Pieve di Sinalunga. In particolare, si ritiene inadeguato e sbagliato, rispetto al territorio e al tessuto produttivo locale, bruciare legno vergine per produrre energia elettrica. E’ giusto ribadire però che l’impianto a biomasse non è un inceneritore, che sarà alimentato a cippato di legna vergine e servirà per la cogenerazione d’energia rinnovabile (1 MWE) e calore ( 3MWT)”.
“La legislazione attuale, in particolare la legge 99 del luglio 2009 – spiega il Pd di Sinalunga – permette agli imprenditori del settore un ampio margine di manovra, riconoscendo tra l'altro importanti incentivi economici, senza dare agli enti pubblici locali la possibilità di intervenire in maniera decisa su questi temi. Noi crediamo che, pur rispettando il quadro normativo nazionale e regionale, sarebbe fondamentale, secondo le logiche del decentramento, lasciare ampia libertà decisionale agli enti locali su tutte le problematiche che ricadono sul territorio, privando i comuni di strumenti per intervenire nel merito”.
“L’amministrazione comunale, in questo caso – continua il documento – non può infatti impedire o bloccare la richiesta di costruire la centrale o decidere una diversa localizzazione. Si tratta infatti di piano di miglioramento agricolo presentato da un’azienda, in base all’art. 42 della legge regionale 1 del 2005 e non di una materia urbanistica. Il Comune può però obbligare l’azienda, insieme alle autorità competenti, a monitorare costantemente le emissioni nell’aria e il sistema di combustione, e ad effettuare controlli sull’impianto, comunicando i dati rilevati”.
“E’ fondamentale – spiega il Pd – fare corretta informazione e spingere l’amministrazione ad usare tutti gli strumenti volti ad un costante e serio controllo. Il Partito Democratico di Sinalunga ha già promosso un convegno su queste tematiche. Per questo invitiamo l’amministrazione comunale di Sinalunga a cominciare, già dai primi giorni di settembre, una serie d’incontri con la cittadinanza per informare e chiarire aspetti legati alla vicenda biomasse”.
"Pur sostenendo e promuovendo le energie pulite e rinnovabili – si legge nel documento – il Partito Democratico di Sinalunga esprime profonda preoccupazione per la probabile realizzazione di una centrale a biomasse nella zona de Le Persie a Pieve di Sinalunga. In particolare, si ritiene inadeguato e sbagliato, rispetto al territorio e al tessuto produttivo locale, bruciare legno vergine per produrre energia elettrica. E’ giusto ribadire però che l’impianto a biomasse non è un inceneritore, che sarà alimentato a cippato di legna vergine e servirà per la cogenerazione d’energia rinnovabile (1 MWE) e calore ( 3MWT)”.
“La legislazione attuale, in particolare la legge 99 del luglio 2009 – spiega il Pd di Sinalunga – permette agli imprenditori del settore un ampio margine di manovra, riconoscendo tra l'altro importanti incentivi economici, senza dare agli enti pubblici locali la possibilità di intervenire in maniera decisa su questi temi. Noi crediamo che, pur rispettando il quadro normativo nazionale e regionale, sarebbe fondamentale, secondo le logiche del decentramento, lasciare ampia libertà decisionale agli enti locali su tutte le problematiche che ricadono sul territorio, privando i comuni di strumenti per intervenire nel merito”.
“L’amministrazione comunale, in questo caso – continua il documento – non può infatti impedire o bloccare la richiesta di costruire la centrale o decidere una diversa localizzazione. Si tratta infatti di piano di miglioramento agricolo presentato da un’azienda, in base all’art. 42 della legge regionale 1 del 2005 e non di una materia urbanistica. Il Comune può però obbligare l’azienda, insieme alle autorità competenti, a monitorare costantemente le emissioni nell’aria e il sistema di combustione, e ad effettuare controlli sull’impianto, comunicando i dati rilevati”.
“E’ fondamentale – spiega il Pd – fare corretta informazione e spingere l’amministrazione ad usare tutti gli strumenti volti ad un costante e serio controllo. Il Partito Democratico di Sinalunga ha già promosso un convegno su queste tematiche. Per questo invitiamo l’amministrazione comunale di Sinalunga a cominciare, già dai primi giorni di settembre, una serie d’incontri con la cittadinanza per informare e chiarire aspetti legati alla vicenda biomasse”.