Si parla di forti divergenze sul piano strategico
SIENA. “Giorgio Olivato, membro della Deputazione Amministratrice e vicepresidente di Fondazione Monte dei Paschi, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico. La Deputazione Generale, nella riunione prevista per martedì 19 novembre, ha all’ordine del giorno la nomina del sostituto”.
Sin qui il testo del comunicato della Fondazione. L’agenzia Reuters, però, riporta alcune indiscrezioni sul motivo delle dimissioni, dicendo che – secondo alcune fonti – Olivato sarebbe “in divergenza con le strategie decise per ripianare il debito che prevedono la vendita di azioni della banca” e che avrebbe votyato contro il piano strategico. E continua “Olivato, secondo quanto ricostruito dalla fonte, avrebbe preferito trovare soluzioni alternative alle ipotesi di risanamento della Fondazione, indicate nel piano con una serie di opzioni che ipotizzano la vendita di azioni Mps e avrebbe voluto che la banca e il ministero dell’Economia avessero sostenuto il risanamento della Fondazione evitando la vendita delle azioni prima dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro che la Fondazione non potrà coprire”.
Come si ricorderà, Olivato è stato direttore generale della Banca Toscana e qualche giorno fa era stato fatto il suo nome per la carica di provveditore della Fondazione, in sostituzione del dimissionario Pieri.
La Fondazione, intanto, ha ottenuto delle lLinee di credito in mancanza di dividendo da parte della conferitaria, Banca Mps. Nel luglio scorso ha deciso di prorogare l’apertura di credito in conto corrente per complessivi 10.300.000 euro, secondo quanto emerge dal Resoconto intermedio di gestione pubblicato dalla banca. Palazzo Sansedoni ha un indebitamento finanziario da 350 milioni, a seguito della partecipazione all’ultimo esiziale aumento di capitale della banca, e nel primo semestre dell’anno ha registrato un disavanzo di 5,4 milioni soprattutto per l’assenza di dividendi distribuiti dal Monte.