SIENA. Da +Europa Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Assunzione di responsabilità e poche chiacchiere. Nessun tentativo di scaricare sul passato – o sul futuro – colpe che sono solo nella testa di chi possiede politiche fragili, non conosce storia e vocazioni di Siena, né l’impegno delle istituzioni senesi nel tempo.
Beko è l’ennesima vicenda di un Paese diventato terra di conquista del suo patrimonio industriale, e non solo. Questa chiusura va contrastata con forza e anche con durezza nella convinzione che Beko, volendosi espandere in Italia, avrà sicuramente bisogno delle istituzioni locali e nazionali. Cosa potrà la “Golden Power” applicata al nostro caso? Ne sarebbe auspicabile l’intervento, da non sopravvalutare, perché comunque sicuramente non esaustivo.
Molto potrà fare invece una mobilitazione e una unità di intenti del Governo, della Regione e delle istituzioni senesi sostenuti da tutta la cittadinanza. Uniti quindi verso una soluzione industriale che passa per la conferma della vocazione del sito, per la formazione del personale, e per la capacità di attrarre, alla bisogna, nuovi investitori. Sollecitando la Fondazione Monte dei Paschi ad assumere un protagonismo che è anche nei suoi compiti istituzionali”.