SIENA. In seguito alla fusione Arçelic-Whirlpool dello scorso aprile, alla chiusura di due stabilimenti in Polonia con il licenziamento di 1800 persone e di uno stabilimento nel Regno Unito, si sono susseguite numerosi incontri negli ultimi mesi nei quali i lavoratori e le rappresentanze sindacali hanno chiesto di conoscere quale fosse il piano industriale di Beko Europe.
Solo durante l’ultimo incontro che si è tenuto lo scorso 20 novembre presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Beko Europe ha comunicato che entro la fine del 2025 saranno chiusi, due stabilimenti italiani tra cui anche quello di Siena con un esubero di 1935 persone totali, di cui solo a Siena 299.
Attraverso una mozione unitaria il consiglio comunale lo scorso 26 settembre ha impegnato la sindaca e l’amministrazione ad attivarsi con il massimo impegno e con tutti gli strumenti a disposizione per la salvaguardia dei livelli occupazionali attuali ed a promuovere tutte quelle iniziative necessarie a tutelare lo stabilimento di Siena, i suoi lavoratori, allo stremo attualmente dopo 12 anni di cassa integrazione ed incertezze quotidiane riguardo al proprio futuro.
Come gruppi consiliari di opposizione abbiamo depositato oggi una nuova interrogazione urgente che ha l’obiettivo di chiedere all’amministrazione comunale quali azioni intenda mettere in campo, in sinergia con le altre istituzioni coinvolte per assicurare la tutela delle 299 famiglie interessate dalla chiusura dello stabilimento ed inoltre se intenda attivarsi con urgenza presso il competente ministero, per chiarire in che modo le prospettive annunciate e ribadite durante l’ultimo tavolo ministeriale, sull’esercizio del meccanismo di salvaguardia (Golden Power) possa concretizzarsi nella tutela dello stabilimento di via Toselli, dopo l’annuncio di dismissione del sito da parte dell’azienda.
Gruppi consiliari del Pd di Siena, delle liste civiche Progetto Siena, Polis, Castagnini Sindaco, Siena Sostenibile, Per Siena e il consigliere del gruppo misto Fabio Pacciani.