Un convegno sul ruolo dei centri antiviolenza e delle aziende agricole nelle campagne. Appuntamento mercoledì 27 novembre alle ore 9.30 a Casa Coldiretti a Firenze
FIRENZE. Le gerbere della gentilezza contro la violenza sulle donne. Gialle, rosse, arancioni, rosa, bianche: sono i colori dei bellissimi esemplari di gerbere Made in Italy donate dai floricoltori di Coldiretti Toscana e distribuite dal Comune di Firenze ai partecipanti della mobilitazione #QNxLeDonne promossa dal gruppo editoriale QN-La Nazione-Il Resto del Carlino in Piazza della Signoria in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. All’evento, insieme alla direttrice del gruppo editoriale, Agnese Pini, hanno partecipato il Governatore, Eugenio Giani, la sindaca di Firenze, Sara Funaro e tante personalità del mondo istituzionale e civico fiorentino.
E’ il linguaggio delicato ed universale dei fiori l’arma per coltivare il rispetto, il simbolo concreto della collaborazione tra il florovivaismo toscano, le istituzioni e tutti gli attori, a partire dai centri antiviolenza, che lavorano incessantemente per salvare donne e vite. Tanti gli esempi in Toscana “sbocciati” in questi anni grazie alla sensibilità delle imprenditrici che vedono le aziende agricole protagoniste: dalla Panchina Rossa a 1.300 metri sulla montagna pistoiese alla collaborazione con i centri antiviolenza della Versilia e della Media Valle della Garfagnana ed altri per citarne alcune.
Ma c’è ancora molto da fare per fermare l’emergenza violenza. La strada è lunghissima. Lo dicono i numeri, pesantissimi: 8 donne ammazzate ogni anno tra il 2006 ed il 2023, 6 solo nell’ultimo con 4.500 donne che si sono rivolte ad un centro antiviolenza e 2.000 gli accessi in codice rosa al pronto soccorso per maltrattamenti. Numeri impietosi, da bollettino di guerra, che definiscono la dimensione dell’orrore che tante donne hanno vissuto mentre tante altre lo stanno vivendo, in questo esatto momento. Scappare e salvarsi dalla violenza è possibile: la strada da imboccare con coraggio e tempestività è quella dei centri antiviolenza.
Se ne parla mercoledì 27 novembre (dalle ore 9.30) a Casa Coldiretti a Firenze (viale Fratelli Rosselli, 20) in occasione del convegno dal titolo “Coltivare il cambiamento, comprendere e contrastare la violenza di genere” promosso da Donne Impresa Coldiretti Toscana in collaborazione con “La Toscana delle Donne” della Regione Toscana. L’iniziativa, voluta dalle imprenditrici agricole di Coldiretti che si tiene nel contesto del calendario di attività della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che si è celebrata il 25 novembre, punta a sensibilizzare le campagne sull’esistenza dei centri antiviolenza con cui diverse realtà toscane dialogano e collaborano stabilmente. Modelli virtuosi che contribuiscono a seminare rispetto, gentilezza, fiducia, ascolto, speranza, uguaglianza perché “la violenza è una scelta, eliminarla è una responsabilità di tutta la comunità”.
Al convegno aperto dai saluti della presidente regionale di Coldiretti, Letizia Cesani e dalla responsabile regionale del movimento Donne Coldiretti, Michela Nieri partecipano, in qualità di relatori, Cristina Manetti (capo di gabinetto Governatore Eugenio Giani ideatrice del Festival La Toscana delle Donne), Francesca Buonagurelli (responsabile Donne Coldiretti Lucca e direttivo centro antiviolenza Non ti scordar di me), Valentina Folegnani (vice presidente centro antiviolenza Non ti scordar di me) e Vittoria Buonagurelli Cardella (operatrice specializzata centro antiviolenza Valle del Serchio).
Il convegno è promosso nell’ambito del progetto Agoragridue finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana 2014-2022 Sottomisura 1.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione” – Annualità 2022.
Per informazioni https://toscana.coldiretti.it/