“Ci tengo a ringraziare la società, in particolare modo il presidente Trettel, per avermi permesso di stare con la mia famiglia in questo momento (è nato Leonardo). Ringrazio anche la società di Roseto che ci è stata vicina, il presidente della Reyer Casarin e a tutte le persone che mi hanno fatto sentire vicinanza in questo momento felice. Vederla da fuori è stato strano non essere accanto ai ragazzi. L’impegno c’è stato, non siamo riusciti a fare un’impresa che in questo momento non era facile. Roseto è una squadra attrezzata e che sta attraversando un periodo molto positivo. Sono una delle poche squadre imbattute non solo nel nostro Paese ma in Europa. Una squadra costruita per vincere; noi abbiamo fatto la nostra partita cercando di cambiare le difese, mentre in attacco ci siamo focalizzati tanto sul tiro da tre punti, che tutto sommato è andato anche bene, ma che non può essere l’unica arma di una squadra che vuole costruire i propri successi e il proprio destino. Dobbiamo essere bravi ad alternare le soluzioni e soprattutto ad attaccare molto di più il canestro perché secondo me con i nostri esterni e l’atletismo dei ragazzi possiamo prendere dei vantaggi importanti e invece a volte ci limitiamo solo a qualche sprazzo nell’arco della partita.
Sappiamo il valore del nostro avversario. Ruvo è una squadra solida e molto esperta. Probabilmente una delle più anziane di questo campionato a livello di roster, ma che allo stesso tempo ha giocatori che sanno come si vincono le partite chiave, sanno gestire i momenti caldi delle partite. Tutti i giocatori di Ruvo hanno un percorso importante nella loro carriera. Hanno affrontato nelle ultime settimane qualche problemino, le polemiche e le squalifiche con Rieti, l’assenza di Jackson. Verranno con la voglia di riscatto, sono una squadra costruita per vincere e hanno bisogno di riprendere il loro cammino per provare a fare il grande salto. Noi dovremo essere bravi a imporre il nostro ritmo, a cercare di fare in modo che la nostra giovinezza e il nostro atletismo vengano fuori nell’arco dei quaranta minuti, proprio perché giocare tante partite in pochi giorni, per squadre più datate, può essere complicato. Questa deve essere la nostra forza per domenica, abbiamo bisogno di ritrovare fiducia, energia, andando ad un ritmo un po’ più alto rispetto alle ultime uscite.
Quando si gioca così tanto le squadre più giovani riescono con energia, entusiasmo e atletismo a ridurre un po’ il gap rispetto a fisicità ed esperienza che possono avere le altre squadre. Quindi non è un caso. Dall’altro lato noi, vista l’assenza di Sacchettini e il mercato bloccato, abbiamo bisogno di usare tutti gli effettivi. Avere una panchina giovane come la nostra, probabilmente la più giovane di questo campionato in questo momento a volte ci dà fiammate in positivo, altre ce le dà in negativo. Dobbiamo continuare nel processo di crescita e maturità con i giovani che devono anche darci quella solidità difensiva per non far creare break agli avversari al loro ingresso. Quindi mantenere una costante difensiva importante, sapendo che in attacco hanno tutti delle qualità. Non deve essere il loro primo obiettivo quando entrano in campo”.