SIENA. I furti in appartamento, purtroppo da sempre una triste consuetudine anche a Siena, crediamo siano uno dei reati socialmente e psicologicamente tra i più devastanti. Provocano senso di insicurezza e disagio, causato dalla violazione del luogo dove dovremmo sentirci protetti e al sicuro: casa nostra. La casa dove abitiamo, dove conserviamo i nostri ricordi, i nostri beni. Reati che – a fronte del cambiamento delle abitudini sul possesso e gestione dei beni prezios – che rendono a chi li compie sempre meno: molte effrazioni negli appartamenti si concludono con furti di beni per poche centinaia di euro, a fronte di danni spesso molto più ingenti (riparare una porta o una finestra può costare anche migliaia di euro) e soprattutto il forte disagio psicologico per chi li subisce.
Per ultimo, l’episodio avvenuto in un appartamento a San Rocco a Pilli, pochi km da Siena, dove il proprietario si è trovato faccia a faccia con i ladri ed è riuscito, dopo un breve inseguimento (così si legge sulla stampa) a fermarne uno. Prontamente arrestato dai Carabinieri e processato, la condanna di 1 anno e qualche mese comminata a questo georgiano di 46 anni ha avuto come unico effetto concreto quello di essere messo prontamente in libertà con un divieto di tornare nella provincia di Siena.
Quanto possano essere efficaci, nel concreto, certi provvedimenti crediamo lo testimonino efficacemente le numerose cronache, che parlano di veri e propri “collezionisti” di fogli di via, che non avendo molto da perdere e a fronte di reati considerati poco rilevanti, complice anche una situazione carceraria non rosea, continuano indisturbati a seminare disagio e paura nella cittadinanza. A cui si aggiunge la condivisibile frustrazione degli agenti delle forze dell’ordine che, magari rischiando anche per la propria incolumità, vedono velocemente vanificati i loro sforzi da leggi evidentemente non adeguate a proteggere la collettività.
Crediamo quindi sia necessario che il legislatore si attivi per una revisione delle leggi vigenti, che oggi prevedono sanzioni severe e carcere per chi magari guarda una partita “pirata” in streaming, lasciando indisturbati quelli che entrano nelle nostre case.
Crediamo possa anche essere utile che, in caso di condanna, agli organi di informazione venisse dato modo di diffondere le foto dei soggetti condannati, che si sono macchiati di tali reati, oltre che magari essere pubblicate sui siti web delle Prefetture, così da offrire alla cittadinanza uno strumento in più di tutela e dare la possibilità a tutti di collaborare attivamente nel mantenere serena la società in cui viviamo.
Siena Pirata