"Qual’e il riscontro basato su un’analisi approfondita effettuata dall’amministrazione comunale da cui emerge una crescente insicurezza nella nostra città tale da mettere in pericolo i cittadini?"
SIENA. Come gruppo consiliare del partito democratico, siamo fermamente contrari a questa scelta, la riteniamo sbagliata nel metodo e nel merito. Armare il corpo dei vigili urbani consentirebbe agli agenti di utilizzare le armi per legittima difesa, ma non se ne capiscono le ragioni, non é chiaro su quali basi di realtà si fonda questa eventuale necessità e non crediamo che questo possa contribuire a migliorare le criticità che i vigili urbani riscontrano complessivamente nell’esercizio delle loro funzioni.
Ci sembra che la mozione non sia in effetti assolutamente supportata da dati reali. Qual’e il riscontro basato su un’analisi approfondita effettuata dall’amministrazione comunale da cui emerge una crescente insicurezza nella nostra città tale da mettere in pericolo i cittadini? Sono stati riscontrati elementi che giustificano la necessità dell’arma come deterrente ad episodi gravi di violenza verso gli agenti di polizia municipale, pericolosi quindi per la loro incolumità personale? Qual’è l’incidenza degli episodi di criminalità e microcriminalità tali da far presupporre un reale pericolo per gli agenti?
Le motivazioni inserite a supporto della mozione nelle premesse sono invece faziose, ideologiche e propagandistiche.
Motivare la richiesta in oggetto, cioè quella di cambiare il regolamento del corpo di polizia municipale introducendo il possesso di armi di difesa, alla presenza di richiedenti asilo nella nostra città é privo di qualsiasi fondamento, non é collegato alla realtà, in quanto mai negli ultimi tre anni la presenza di richiedenti asilo pakistani e afgani ha causato problemi di sicurezza pubblica, mai si sono registrati episodi di violenza o di pericolo per incolumità degli agenti di polizia.
Invece di armare il corpo di polizia municipale riterremmo rilevante invece valorizzare il ruolo sociale del vigile urbano, che é di supporto agli organi di polizia, ma con funzioni diverse rispetto agli altri corpi di polizia, che rientrano nell’ambito amministrativo della prevenzione.
Il Comune dovrebbe preoccuparsi di garantire una presenza capillare della polizia municipale sul territorio, la sua una funzione di controllo, di presidio, di dialogo con la cittadinanza, di supporto all’amministrazione nel controllo delle regole che disciplinano la vita comunitaria, nel rispetto dei regolamenti comunali. La missione principale dei vigili urbani è di natura civile non militare, l’uso di armi comporta un addestramento rigoroso uno stato di allerta costante e richiede un contesto di impiego ben specifico che non è sempre presente nelle dinamiche quotidiane della città. Armare i vigili potrebbe creare confusione con altri corpi di sicurezza specificatamente formati per affrontare situazioni di rischio elevato.
Un ulteriore elemento di contrarietà é rappresentato dal fatto che non crediamo che questo cambiamento, cioè il fornire le armi, possa migliorare e risolvere le criticità del corpo di polizia urbana. Più di una volta sono state inviate all’amministrazione richieste da parte di rappresentanti sindacali in merito ad una migliore organizzazione del corpo di polizia municipale, alla necessità di formazione in vari ambiti proprio per rispondere meglio alle sfide complesse che l’evoluzione continua della società impongono. Criticità che ad esempio abbiamo avuto modo di appurare nel coordinamento tra i diversi corpi di polizia, nell’unico episodio piuttosto straordinario di qualche tempo fa nel quale c’è stata una rapina alla farmacia Fiore.
Non riteniamo che i reali bisogni del corpo di polizia municipale siano stati attentamente valutati dall’amministrazione nel loro complesso.
Per tutte queste motivazioni non riteniamo utile e necessaria la proposta di armare il corpo di polizia municipale.