Il costo della vita impone delle scelte
SIENA. Da Per Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Costo della vita: Siena è in testa tra le città più care d’Italia. Inoltre, con un’inflazione al +2,6%, Siena registra anche la maggiore spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 663 euro pro capite. Questa notizia è passata sostanzialmente inosservata, come fosse un dato scontato, sul quale non c’è nulla da fare. Eppure avrebbe dovuto, viceversa, far riflettere soprattutto le istituzioni per comprenderne le ragioni e trovare delle possibili soluzioni. Altre realtà hanno da tempo iniziato un percorso di analisi e, a seguito di queste, fatto proposte o atti per tentare di invertire le tendenze negative. Le ricerche hanno riguardato i costi, le condizioni di vita, lo studio ed il lavoro che allargano la ricerca a fattori esogeni come il rapporto con i Comuni contermini o l’incidenza del turismo. In assenza di un simile approccio, viene da chiederci: quale sarà la condizione dei residenti all’ombra della Torre del Mangia nei prossimi anni? Siena ha vissuto e sta vivendo una ridefinizione del modello economico, che ha al proprio centro l’offerta dei servizi, il lavoro, la questione abitativa con gli affitti in aumento costante a causa della stessa inflazione. Ciò che attualmente risalta agli occhi è il lavoro precario, che diventa sempre più marcato, accanto alla difficoltà di accesso ai servizi pubblici (sanità, trasporti, istruzione), alle fragilità, alle disuguaglianze, all’emarginazione e alla povertà.
Il movimento “Per Siena”, che ha più volte denunciato le scelte di natura urbanistica che privilegiano fortemente la rendita fondiaria, oggi intende focalizzare la sua azione politica sulle questioni relative al costo della vita. Per farlo “Per Siena” si rapporterà alle forze che si rifanno al civismo autentico e a tutti quei soggetti sociali che hanno a cuore uno sviluppo economico e sociale equilibrato che vada a sostegno dei cittadini più svantaggiati. Ci sentiamo di sintetizzare tale volontà in due slogan che, pur appartenendo ad altre situazioni, ci sembrano calzare perfettamente: “Siena città del lavoro o della rendita?” e “Siena città del diritto alla casa o della speculazione?”.”.