SIENA. È stato un evento indimenticabile quello che ha animato la sera del 27 ottobre la Sala del Maggior Consiglio al Palazzo Ducale di Genova: “Il tocco del cuore che batte contro il cancro” ha portato la scienza sul palcoscenico in una forma inedita, fondendo ricerca e teatro in un’unica e coinvolgente conferenza-spettacolo, nell’ambito del Festival della Scienza.
Protagonisti della serata sono stati il professor Domenico Prattichizzo dell’Università di Siena e la professoressa Serena Zacchigna del ICGEB, Il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia di Trieste, scienziati e attori per l’occasione, che hanno raccontato con passione e intensità il percorso di un’idea rivoluzionaria: un robot indossabile in grado di riprodurre il battito cardiaco sulla pelle affetta da melanoma, ispirato al fenomeno naturale che avviene nel cuore, dove i tumori non riescono a svilupparsi. Un approccio fuori dagli schemi, diverso da qualsiasi altro usato finora nella terapia antitumorale.
L’entusiasmo dei ricercatori, la cui passione ha letteralmente riempito la sala, è stato palpabile.
Il pubblico ha vissuto un viaggio straordinario nel mondo della ricerca, dove scienza e immaginazione si intrecciano e aprono nuove strade di cura, con la sceneggiatura scritta da Alessandra Cotoloni e Sarita Massai, e insieme all’interpretazione di Giulio Ciucci, Andrea Colliva di ICGEB Maria Grieco, e Alberto Villani dell’Università di Siena,
L’evento è stato un inno alla scienza, al coraggio di esplorare il nuovo e alla determinazione di chi crede nella forza della conoscenza. Con il battito del cuore come simbolo di speranza e resilienza, la serata ha offerto una prospettiva innovativa su come il corpo stesso possa ispirare soluzioni contro il cancro.
Questa iniziativa ha ancora una volta dimostrato la sua capacità di avvicinare il pubblico ai temi della ricerca in maniera emozionante e diretta. Un’esperienza da ricordare, che resterà nei cuori di tutti i presenti.