SIENA. Il Consiglio Comunale di Siena ha approvato all’unanimità il regolamento che disciplina le modalità per la concessione degli annuali contributi da parte di Palazzo Pubblico ai vari enti che operano sul territorio comunale. In base a quanto dichiarato dagli eletti, anche per la Fondazione Monte dei Paschi il programma di gestione venne “concordato” con gli Enti Locali e quindi anche col Sindaco di Siena. Le modalità di erogazione degli utili della FMPS non hanno oggi la stessa rilevanza che ebbero in passato. Le somme distribuite sono lontane anni luce da quelle con le quali i gestori di Palazzo Sansedoni rifornivano annualmente i bilanci di tutti Comuni e associazioni di ogni tipo, tra le quali le molte fondazioni fiorite nel capoluogo che vivevano quasi esclusivamente con gli utili realizzati dalla Banca. A quei tempi i partiti di centrodestra parlavano di ”sistema di potere cittadino” della sinistra.
Cosa è cambiato dopo 6 anni dall’insediamento di un Sindaco civico sotto la Torre del Mangia? Poco o niente, almeno leggendo il comunicato (12 ottobre u.s.) degli stessi partiti di maggioranza sulla nomina a consigliere di Tls del prof. Frati (in predicato per ricoprire il ruolo di presidente) disposta dalla FMPS. Dal documento si apprende infatti che “i partiti di centrodestra prendono atto del nuovo assetto” dell’istituzione di Via Petriccio-Belriguardo e sperano che la nomina di Frati “non sia propedeutica alla candidatura a Sindaco nella prossima consultazione elettorale a Siena”. Insomma la FMPS oltre a distribuire i pochi denari annualmente disponibili con bandi e bandini che tengono ancora legata, naturalmente a livelli economici molto più bassi, la rete dei reali interessi del “vecchio sistema”, continua a dare le carte come in passato. Formalmente FMPS è un ente privato. Non a caso la Chigiana colloca in bilancio il milione annuo di euro che riceve da Palazzo Sansedoni tra i contributi dei privati. Oltre all’istituzione musicale, l’ex Fondazione bancaria ha le mani in pasta nella FISES, in Tls, nell’Immobiliare Sansedoni e in banca MPS spesso senza ricavarne grandi profitti. Anzi. La natura privata consente all’ente libertà di movimento, perfino di impegnare risorse economiche eccedenti il termine del mandato degli amministratori in carica, come nella recente concessione dell’usufrutto dello stabile che accoglie Tls.
Insomma i legami con i gruppi di interesse e con gli Enti che incidono sulla reale vita quotidiana della città (sanità, rifiuti, acqua, Camera di Commercio, assistenza sociale, sport, ecc) sono ancora saldamente in mano alla sinistra che litiga, al proprio interno, per la spartizione del potere. Né il metodo autarchico praticato da De Mossi, né quello “dialogante” enunciato dalla Fabio sembra abbiano conseguito grandi risultati nella gestione politica del potere cittadino. Ai partiti di centrodestra coinvolti non rimane che “prendere atto” delle decisioni prese in altre sedi e gridare al lupo al lupo, che invece sembra poter essere già alle porte?
Enzo Martinelli