"La questione del nosocomio di Nottola – spiega il membro leghista della Commissione Sanità – è un ulteriore caso che fa luce sulle strategie della Regione Toscana per quanto concerne i piccoli ospedali. Il piano regionale sui presidi ospedalieri parla di riqualificazione e rivitalizzazione. Questa è una falsità e lo dimostrano i fatti. Sono ormai decine e decine – prosegue Lazzeri – i casi denunciati in tutta la regione e quello di Montepulciano è l'ultimo saltato fuori in ordine di tempo e dove c'è un depotenziamento delle strutture e una chiusura di servizi. Tutto sarà trasferito negli ospedali maggiori".
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Il progetto della Regione – seguita il Segretario Questore dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale Toscano -, anche se non si vuole dire, è chiaro: accentrare in un'unica struttura ospedaliera tutti i servizi sanitari/ospedalieri. Ciò comporterà in tutta la regione una grande migrazione sanitaria con costi e disagi per i familiari dei malati, rischi per gli stessi malati che in caso di interventi in pronto soccorso non avranno un trattamento immediato. La nostra filosofia non è far girare i malati, bensì i medici. La nostra scelta non è quella di attira i clandestini da ogni parte d'Italia per fornir loro servizi sanitari pagati dai toscani. Rossi – conclude Lazzeri – preferisce chiamare in Toscana tutti i clandestini, mentre la Lega vuole cacciare i clandestini e curare i toscani".