FIRENZE. “L’intervento dell’onorevole Michelotti necessita di precisazioni che ristabiliscano la realtà dei fatti. Come di consueto, la destra non perde occasione, neppure in circostanze gravi, di ricorrere ad una stucchevole propaganda di eterna campagna elettorale alimentata dal solito populismo”. Con queste parole interviene la consigliera Pd Anna Paris in replica al deputato di FdI. (leggi qui la nota di Michelotti)
“Scaricare la responsabilità sulla Regione per la mancata realizzazione di interventi per prevenire il rischio idrogeologico non solo non risponde a verità ma denota una inadeguata consapevolezza del proprio ruolo all’interno di una maggioranza parlamentare nella quale sostenere le azioni in favore dei territori di provenienza colpiti dalle calamità naturali.
Bene ha fatto il presidente Giani a rispondere e queste inesattezze e rilanciare la verità dei fatti.
Rispondendo ai numeri con i numeri, segnalo che il quadro dei finanziamenti di Regione Toscana per gli interventi di difesa del suolo presenta le seguenti ripartizioni nella programmazione 2023: Regione Toscana – fondi propri 78,5, FSC 19,4, FESR 26,4, PNRR 60,4, Stato e altre fonti di finanziamento 15,9 e in quella 2024: Regione Toscana – fondi propri 68,9, FSC 6,6, FESR 17,6, PNRR 32,4, Stato e altre fonti di finanziamento 15,7. E’ di tutta evidenza, quindi, che chi manca è lo Stato centrale.
Mi permetto di suggerire all’onorevole di documentarsi, ad esempio tra i tanti modi anche consultando il portale di Regione Toscana nel quale potrà trovare gli interventi di difesa del suolo degli ultimi anni e così potrà verificare l’impiego delle risorse messe in campo per prevenire i rischi idrogeologici. Non posso poi non rammentare, avendola verificata, la lentezza del Ministero preposto e nello specifico di “Casa Italia” quando si tratta di avere l’approvazione di progetti di difesa del suolo e di opere idrauliche.
In questi anni gli Enti Locali, a partire proprio dalla Regione Toscana, hanno risposto sempre con tempestività impiegando le risorse e le competenze disponibili per far fronte alle emergenze ambientali e idrogeologiche.
Sembra dunque opportuno che, invece di rinfocolare inutili polemiche elettoralistiche fuori tempo, i rappresentanti di maggioranza del nostro territorio in parlamento si attivino concretamente per il riconoscimento da parte del Governo dello stato di calamità naturale e per la celere adozione dei provvedimenti economici necessari”.