VITTORIO VENETO. Commemorando a Vittorio Veneto il 90* anniversario della conclusione della Grande Guerra, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha osservato che il retaggio che dobbiamo avere ''caro'' e' ''il riconoscersi nel valore dell'unita' nazionale. Dopo aver sottolineato, con commozione, che ''per la mia generazione la storia della Grande Guerra e' anche fatta di memorie familiari e di richiami affettivi'', il Capo dello Stato ha sottolineato cme il 1* conflitto mondiale sia stato ''la prima grande esperienza collettiva del popolo italiano: e i suoi frutti non furono annullati – ha aggiunto il Presidente – dalla convulsa crisi sociale e politica che vi segui', e che vide l'Italia partecipare per vent'anni dell'era dei totalitarismi in Europa, soggetto e vittima di predicazioni velliciste e di ambizioni o illusioni imperiali''. In quella tragica circostanza ''non fu annullato – ha aggiunto il presidente della Repubblica – il prezioso frutto di una nuova coscienza nata tra gli italiani: l'essere parte – tutti – di una collettivita' nazionale, il riconoscersi nel valore dell'unita' nazionale. E questo e' un retaggio che dobbiamo aver caro. Un retaggio identificabile con quell'amor di patria, e quel senso della dignita' nazionale, che sorresse i nostri combattenti a El Alamein – l'ho appena ricordato dinanzi al sacrario dedicato a quelle miglia di caduti -, che dopo l'8 settembre 1943 ispiro' la disperata resistenza delle nostre forze a Cefalonia, che animo' nell'aspra fase finale della Seconda Guerra mondiale il rinato esercito italiano a Mignano Monte Lungo o i militari impegnatisi a tanto alle formazioni partigiane nella guerra di liberazione''.