Allo stesso tempo, ci si rammarica del fatto che partiti ed istituzioni, pur rendendosi conto della pericolosità dell'impianto, si siano soffermati solamente a minimizzarne gli effetti, limitandosi a promettere controlli a posteriori sulle emissioni della centrale , senza tentare di risolvere il problema alla base: ovvero impedire la realizzazione dell'impianto.
Visto il quadro di incertezza su molti aspetti, quali l’approvvigionamento del materiale, i metodi dei controlli e, non ultima, l’estraneità del progetto alle altre attività produttive presenti a Sinalunga, chiediamo all'Amministrazione Comunale una sospensione in via preventiva dell'iter autorizzativo della centrale, affinché l’Amministrazione stessa possa valutare più a fondo il progetto, adottando regolamenti realmente incisivi o varianti agli strumenti urbanistici, come già avvenuto in alcuni Comuni limitrofi che, nonostante le leggi, hanno posto forti limitazioni alla realizzazione di simili impianti. E’ fondamentale che il Comune di Sinalunga si adoperi per trovare una soluzione che garantisca la salute dei cittadini e la tutela del nostro territorio.
Delusi da partiti ed istituzioni che, non raccogliendo il parere della maggioranza dell’opinione pubblica, lasciano di fatto un vuoto di rappresentanza, pensiamo sia venuto il tempo di mobilitarci e facciamo appello a tutti coloro che condividono il nostro pensiero, invitandoli a partecipare all'assemblea pubblica di venerdì (10 settembre) ore 21,00 presso il Centro Sociale L'Arcobaleno (AUSER) a Pieve di Sinalunga. L'aiuto di tutti è indispensabile, non possiamo più permetterci di delegare.