Di Enrico Campana
FIRENZE. Son sette anni che Diana Luna riesce ad essere protagonista in un evento che non ha eguali al mondo, una gara pazza che più pazza non si può giocata sul fiume Arno, uno scenario che ha contribuito al suo successo planetario (gli special Tv curati dagli inglesi e diffusi sui principali canali dei 5 continenti vengono calcolati in 400 milioni di spettatori).
Ogni volta si alza il livello della gara fiorentina ormai imitata dovunque senza pudore, e anche se da due anni è assurta alla qualifica di mondiale dell’approccio, il colpo di tecnica, precisione e forza, che premia i golfisti completi, per andare al green, il cammeo del nostro golf femminile che si rivelò nel 2004 in Spagna e che quest’anno è stata la migliore azzurra nel Tour Professionistico Europeo sfiorando per 4 volte la vittoria in un Open del circuito europeo e consolandosi in Austria, dopo un’accanita sfida con la britannica Lura Davies, un mito di questo sport, con la Mini Cooper vinta per la “buca in uno” giocata senza vedere la bandiera, un’impresa da Guinness, la Diana cacciatrice riesce a mettersi alle spalle personaggi illustri del golf.
La 25nne romana, un modello di gioco stile e determinazione, stavolta l’ha fatta grossa battendo nello spareggio per l’ultimo posto utile per i quarti di finale e proseguire la corsa al titolo che insegue da 7 anni, giusto per dire la sua in questa querelle sulla ari dignità dei due sessi del golf, nientepopodimeno che Robert Karlsson. Sì, proprio lui, il bel gigante svedese venuto a Firenze a chiudere la miglior stagione della sua carriera, con il primo posto nel Tour Europeo, il 6° mondiale, 2 titoli vinti, una serie di piazzamenti incredibile, e da ultimo il recente successo nella World Cup e, come ciliegina sulla torta, i 2,4 milioni di euro ai quali si devono aggiungere i guadagni per gli sponsor (veste per la scuderia gigliata del Conte of Florence, esattamente come Diana e lo spareggio è stato in un certo senso un derby…). Karlsson e Luna, fra l’altro residenti entrambi a Montecarlo, si sono giocati l’ultimo posto nel girone di qualificazione, quello più terribile, in un batti e ribatti simile a un thrilling delle ultime 4 buche, e lo spareggio, che nel golf si chiama “sudden death”, un termine un po’ macabro se tradotto in italiano, ha ripetuto il copione, con l’azzurra sempre davanti di un colpo contro lo svedese imbattibile.
Un bello spot per il golf tutto, e in particolare per il golf italiano che chiude qui a Firenze un’altra stagione di conquiste con l’avanzata di Chicco Molinari, la conferma del giovane fiorentino Lorenzo Gagli, le giornate di contraggenio della “mula” Cavalleri nel Tour Americano, di Costantino Rocca nel circuito senior e che dà appuntamento a tutti l’anno prossimo con la novità del Salone Italiano del Golf che nasce a Verona dal 28 febbraio al 2 marzo per promuovere lo sport-spettacolo ma anche per evidenziare il boom delle aziende italiane in questo sport, e senza dimenticare che Franco Cimenti, il presidente che ha dato ha scossa a questa federazione toccando i 100 mila tesserati, salvando e rilanciando l’Open d’Italia e coinvolgendo gli Agnelli per la prossima edizione che si terrà in maggio a Torino. Naturalmente Diana che ha superato anche il problema di un fastidioso torcicollo ha le carte in regola per continuare a stupire, anche se se la vedrà con Sam Torrance, il non più giovane braveheart scozzese, una leggenda di questo gioco che ha chiuso le qualificazioni con l’unico en-plein su un percorso improvvisato, con 3 bersagli fra i quali una grande rete tesa da una sponda all’altra di un Arno rabbonito. Firenze ha vinto la sua sfida contro la rabbia del fiume, e nei quarti c’è anche Costantino Rocca, il grande del golf italiano che ha vinto 2 volte la Ryders Cup, battuto in un testa a testa Tiger Woods dopo avergli stampato sul muso una “hole in one”, e che affronta l’ermegente norvegese in una gara d’alto livello che è lo spartiacque di un passaggio generazionale che ha fatto oltre a Karlsson un’altra vittima illustre: l’americano Tom Lehman, ex n.1 mondiale e trionfatore di un British Open.
Risultati gironi di qualificazione- Primo Girone: 21 Larsen (Nor), 15 Kapur (Emirati), 9 Lehman (Usa), 6 Clement (Svi). Secondo Girone: 30 Tiago Cruz (Port), 21 Darcy (Irl), 18 Karlsson (sve e Diana Luna (Monaco). Terzo Girone: 54 Torrance (Sco), 30 Brier (Aut) e Rocca (Ita), 24 Ghei (India), 12 Struver (Germ). Passano ai quarti i primi di ciascun girone e i 5 migliori scorse (nel spareggio Diana Luna batte Karlsson 4-3)…………………………………………
Programma di domenica (ultima giornata, eliminazione diretta su 10 colpi): dalle ore 10 quarti di finale (Luna-Torrance, Darcy-Cruz, Larsen-Rocca, Ghei-Brier), a seguire semifinali e finale.