GROSSETO. il presidente del Grosseto Calcio, dopo la sconfitta per 2-3 contro il Livorno di ieri (21 febbraio), scatena il putiferio con le sue dichiarazioni.
"Questo campionato di serie B puzza, puzza di scommesse", ha dichiarato Piero Camilli, dopo la sconfitta casalinga della sua squadra 2-3 contro il Livorno. Il presidente ha spiegato di non riferirsi alla gara di ieri e ha aggiunto: ''Sento strane e insistenti chiacchiere in giro. Non ho prove anche perché se ne avessi denuncerei subito a chi di dovere la vicenda. Vedo però cose poco chiare. Il calcio è più incontrollabile di prima''.
"Faccio queste dichiarazioni di proposito – ha aggiunto Camilli -. Lo faccio apposta perché voglio che qualcuno capisca che sta succedendo qualcosa di strano, soprattutto in ambiti medio-bassi, per gli interessi che può offrire una promozione. Il campionato deve essere regolare. Per quanto mi riguarda, io sono pulito – ha detto il presidente grossetano – ma chiedo a chi controlla questo sport di tenere gli occhi aperti su certi dirigenti e certe squadre, che adesso magari sono più avanti di noi in classifica, ma che alla fine potrebbero trovarsi molto piu' indietro. Il Grosseto deve onorare il campionato fino in fondo e uscira' a testa alta da ogni partita''.
Gli è stato chiesto se il riferimento alle scommesse è riferito alle minacce ricevute nei giorni scorsi dai portieri di Empoli, Treviso, Ascoli e Piacenza, Camilli ha risposto: "Non lo so, credo che l'ambito sia diverso. Ma non ho elementi precisi, altrimenti, ribadisco, sarei già andato nei palazzi che contano".
"Questo campionato di serie B puzza, puzza di scommesse", ha dichiarato Piero Camilli, dopo la sconfitta casalinga della sua squadra 2-3 contro il Livorno. Il presidente ha spiegato di non riferirsi alla gara di ieri e ha aggiunto: ''Sento strane e insistenti chiacchiere in giro. Non ho prove anche perché se ne avessi denuncerei subito a chi di dovere la vicenda. Vedo però cose poco chiare. Il calcio è più incontrollabile di prima''.
"Faccio queste dichiarazioni di proposito – ha aggiunto Camilli -. Lo faccio apposta perché voglio che qualcuno capisca che sta succedendo qualcosa di strano, soprattutto in ambiti medio-bassi, per gli interessi che può offrire una promozione. Il campionato deve essere regolare. Per quanto mi riguarda, io sono pulito – ha detto il presidente grossetano – ma chiedo a chi controlla questo sport di tenere gli occhi aperti su certi dirigenti e certe squadre, che adesso magari sono più avanti di noi in classifica, ma che alla fine potrebbero trovarsi molto piu' indietro. Il Grosseto deve onorare il campionato fino in fondo e uscira' a testa alta da ogni partita''.
Gli è stato chiesto se il riferimento alle scommesse è riferito alle minacce ricevute nei giorni scorsi dai portieri di Empoli, Treviso, Ascoli e Piacenza, Camilli ha risposto: "Non lo so, credo che l'ambito sia diverso. Ma non ho elementi precisi, altrimenti, ribadisco, sarei già andato nei palazzi che contano".