La mancata conoscenza delle regole causa spesso liti
SIENA. Venerdì (18 ottobre) presso i locali d Socio Culturali della Terza Età di San Miniato, si è tenuta la “Conferenza in materia condominiale e recente legge di riforma” organizzata dalla Sezione senese dell’Associazione Nazionale Carabinieri, con il patrocinio del Comune di Siena e la fattiva collaborazione del Comitato San Miniato e del CISC Terza Età. L’evento è stato moderato dalla Dott.ssa Maria Rosa Lapi e hanno partecipato in qualità di relatrici l’avvocato Elisa Ferri e la psicologa Elena Lorenzini.
L’incontro è nato dalla constatazione che molto spesso le liti condominiali nascono a causa della mancata conoscenza dei propri diritti e doveri. Ciò poiché i condomini talvolta non conoscono o non comprendono la normativa che disciplina la materia condominiale e non prestano attenzione alle regole loro imposte dal regolamento di condominio.
A tale fatto si deve aggiungere che molto spesso le persone tendono a considerare la propria abitazione come un prolungamento della propria persona ed a prendere quindi, come offesa personale un comportamento, magari anche legittimo, di un altro condomino.
Il fine ultimo di questo incontro è stato quindi quello di conoscere un po’ meglio i diritti e doveri che in generale ci assumiamo in qualità condomini e di comprendere i meccanismi psicologici che possono involontariamente indurci a tenere comportamenti aggressivi o a covare rancori ingiustificati per evitare che una errata valutazione del proprio o dell’altrui comportamento possa indurre ad uno scontro personale/legale che avrebbe potuto essere evitato. In particolare cercheremo di capire come uscire dai conflitti ed imparare ad esprimere il proprio pensiero in modo assertivo arrivando ad un compromesso o all’accordo.
L’avvocato Elisa Ferri affrontando l’argomento sotto il profilo giuridico ha trattato la materia del condominio per come è stata disciplinata anche a seguito della riforma avvenuta con L.11 dicembre 2012, N.220. Durante il suo intervento ha spiegato le diverse forme di condominio, il ruolo dell’assemblea condominiale e quali siano i poteri dell’assemblea condominiale, inoltre ha definito quali sono i soggetti che vi possono partecipare e quali siano i presupposti per la validità delle delibere nonché per le eventuali e successive impugnazioni. Ha sottolineato l’importanza del regolamento di condominio (regolamento contrattuale e regolamento assembleare con i relativi limiti di applicabilità) e i doveri dell’amministratore nei confronti dei condomini.
Riguardo al ruolo dell’amministratore è stato spiegato a cosa servono i quattro registri che la riforma ha previsto (registro di anagrafe condominiale, registro dei verbali, registro di nomina e revoca degli amministratori, eregistro di contabilità). Inoltre sono stati spiegati i requisiti che il codice civile prevede debba avere la persona che intende assumere e rivestire l’incarico di amministratore. L’avvocato ha durante l’intervento fatto riferimento ad alcuni casi pratici che hanno aiutato le persone a comprendere meglio l’argomento.
Oltre al tema legale è stato affrontato il tema relazionale e psicologico del condominio ovvero come mai non riusciamo ad andare d’accordo con il nostro vicino. La psicologa ha spiegato che significato ha per noi la casa (spazio di espressione personale, rifugio, sicurezza, radici) e perché a volte è difficile confrontarsi con “l’altro” per trovare una soluzione senza fermarsi alla mera accusa (è colpa tua!).
Sono state spiegate le tre modalità di comunicazione verbale e non verbale (passivo, aggressivo e assertivo) che usiamo tutti i giorni, prestando attenzione al comportamento verbale assertivo. L’assertività (dal latino “asserere” che significa “asserire”), è una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni senza tuttavia offendere né aggredire l’interlocutore.
Durante l’intervento è stata sottolineata l’importanza dell’autostima di sé stessi nella condotta assertiva, poiché chi si vuole bene si relaziona in maniera adeguata con gli altri ed ha una vita sociale più felice.
La psicologa ha concluso il suo intervento sottolineato i sette punti fondamentali per affrontare i conflitti, ovvero: Uscire dalla logica “di chi è la colpa” e utilizzare quella del “perché è successo”; sviluppare la logica della negoziazione; ragionare sui fatti e non farsi guidare da opinioni personali e idee preconfezionate; lasciare che il conflitto di manifesti e gestirlo subito; mettere in luce le differenze e non appiattirle; creare punti di contatto tra le proposte espresse e infine non mettere le ipotesi in concorrenza tra loro, ma in rapporto all’obiettivo da raggiungere.
Al termine dell’incontro è stato lasciato spazio per un breve dibattito e per le domande.