Il Movimento Civico Senese interviene sul recente giudizio della Corte dei Conti sul bilancio della Regione Toscana relativo all’anno 2023
SIENA. “La sanità regionale è finita in un baratro da cui sembra non venir fuori”. Così una nota del Movimento Civico Senese che interviene sul recente giudizio della Corte dei Conti sul bilancio della Regione Toscana relativo all’anno 2023. ‘I giudici contabili hanno censurato il debito strutturale della sanità pubblica che da 72,51 milioni di euro nel 2022 è aumentato a più di 250 milioni nel 2023 con la conseguente decisione della Regione di mettere mano nelle tasche dei cittadini aumentando l’addizionale Irpef. Ciò ha concorso’, prosegue la nota della formazione civica, ‘all’aumento a 570 euro dell’indebitamento pro capite, debito ancor più censurabile perché serve in buona misura a coprire la spesa corrente della sanità. Questi dati’, sottolinea il comunicato del MCS, ‘confermano l’incapacità gestionale dei vertici regionali, con la conseguenza che si stanno pregiudicando i necessari investimenti, si tagliano servizi come quelli di pulizia e si smantellano strutture ospedaliere (ad esempio le unità operative semplici) che hanno contribuito nel corso degli anni ad innalzare il livello delle prestazioni sanitarie e promuovere una sanità pubblica di qualità. Vengono, così, messi a repentaglio sia specifici percorsi specialistici che l’incremento dell’offerta sanitaria. La cosa più antipatica’, conclude la nota del Movimento Civico Senese, ‘è che tutto questo passi in sordina dando rilievo a spinte operazioni di comunicazione e fantasiose iniziative sulla umanizzazione delle cure. É di tutta evidenza la necessità di cambiare passo e persone alla guida delle politiche regionali essendo ormai innegabile un tracollo certificato non nascondibile con operazioni di facciata che sono una presa in giro all’intelligenza delle persone’.
Movimento Civico Senese
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