Il bilancio finale indica un balzo del +131% rispetto al 2019, con 3 mila presenze in più
RADICONDOLI. Dopo la flessione dovuta alla pandemia, la domanda turistica è tornata a crescere in maniera costante. Rispetto al 2019, gli arrivi sono cresciuti del 42%, le presenze del 32%. In termini assoluti l’incremento si traduce in 1.632 turisti e oltre 8 mila presenze in più.
Questi sono i dati che emergono dall’analisi svolta da Terre di Siena Lab in merito all’andamento del turismo sul territorio nel 2023, quale soggetto tecnico che gestisce l’Ambito Turistico, e a Radicondoli.
La domanda turistica a Radicondoli si caratterizza per la prevalenza del mercato estero rispetto a quello nazionale. Nel 2023, il 73% degli arrivi e l’84% delle presenze hanno avuto origine da soggiorni di turisti stranieri, contro il 27% ed il 16% di matrice domestica.
Turisti italiani e stranieri. Sebbene l’andamento dei flussi italiani e stranieri sia stato diverso, entrambe le componenti hanno incrementato le giornate di presenza. I primi, dopo il picco registrato nel 2020, sono diminuiti nelle due stagioni successive e poi tornati a crescere nel 2023. Il bilancio finale indica un balzo del +131% rispetto al 2019, con 3 mila presenze in più. I secondi, dopo il calo dovuto al Covid, hanno confezionato solamente stagioni positive chiudendo con un +22% e quasi 5 mila presenze in più.
I commenti del sindaco e dell’assessore. “Questi dati ci raccontano di una domanda in crescita in questi anni e la capacità anche di ricominciare dopo il Covid – dice il sindaco Francesco Guarguaglini – Dati che premiano anche il lavoro di promozione fatto. Ora guardiamo avanti. E’ importante incentivare la creazione di nuove attività turistiche agevolando gli investitori attraverso il Piano operativo e i piani di miglioramento agricoli ambientali per creare nuovi posti di lavoro e mantenere gli esistenti. Ed ancora, dobbiamo sviluppare la “proposta turistica”. In particolare il turismo ambientale (sentieri, percorsi storici, percorsi naturalistici, percorsi della geotermia). Ma anche riqualificazione dei due centri storici con i lavori del teleriscaldamento, con un’attenzione anche all’arte nelle strade, nei vicoli e in quello che sarà il vero giardino della comunità: il giardino del monastero. Un luogo incantato dove natura, arte e musica realizzeranno momenti importanti per il turista, ma anche il chi ha deciso di venire a vivere a Radicondoli”.
“Sono anche priorità quelle di ripristinare i sentieri storici con la creazione di una rete di percorsi di visita individuati da apposita segnaletica ed inseriti in mappe digitali e cartacee, sviluppare l’Equiturismo, continuare nell’opera di rendere l’Ufficio Turistico sempre più strumento attivo – fa notare Roberta Cecco, neo assessore alle Attività Economiche, Turismo e Cultura – Nei periodi primaverili, autunnali e invernali vogliamo promuovere con cadenza sostenibile eventi di ampio respiro che attraggano turisti sia giornalieri sia che occupino le strutture per più giorni. Eventi come “Radicondoli Christmas Market” e “Radicondoli Giardini del Cuore” sono esempi di promozione che dovranno essere consolidati insieme alle feste storiche del paese. E’ parte integrante della strategia sugli eventi anche lo sport”.
Da dove arrivano i turisti? Anche nel 2023 la Lombardia si è confermata primo bacino regionale di provenienza della domanda nazionale, seguita da Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Campania; queste regioni hanno generato il 71% del movimento turistico nazionale. Tutti questi mercati hanno rafforzato la propria presenza rispetto al 2019. Tra gli stranieri, il principale paese di provenienza è stata ancora una volta la Germania, seguita da Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Polonia. Il bilancio dal 2019 è positivo per il mercato tedesco (+12%), per quello statunitense (+12%), per i francesi (+62%) e per i polacchi (+129%), al contrario sono diminuite le presenze dei turisti britannici (-30%). Sempre dai dati elaborati per l’anno 2023 emergono alcune differenze di comportamento tra turisti italiani e stranieri. I primi, pur preferendo le stagioni più calde, hanno scelto con una certa frequenza anche il primo e soprattutto l’ultimo trimestre. I secondi, invece, hanno concentrato le loro presenze quasi esclusivamente tra il secondo ed il terzo trimestre e in misura molto minore nell’ultima parte dell’anno.
Il turismo internazionale. Dopo i due anni di pandemia contraddistinti da una significativa diminuzione delle provenienze dall’estero, l’incidenza del turismo internazionale è tornata a crescere riavvicinandosi ai livelli 2019 (era al 91% del totale). Un altro elemento da sottolineare fa riferimento alla notevole differenza tra la durata dei soggiorni degli italiani (3,6 notti) e quella degli stranieri (6,9 notti).
Per quanto riguarda la ripartizione dei flussi durante l’anno, anche nel 2023 si è rilevata una notevole concentrazione dei soggiorni nei periodi primaverile ed estivo ed una quota abbastanza contenuta di presenze negli altri mesi. Il 59% dei pernottamenti è avvenuto nel terzo trimestre, il 30% tra aprile e giugno, il 9% nel quarto trimestre e meno del 2% nei primi tre mesi. Il confronto di questa distribuzione con quelle degli anni precedenti indica come nel 2023 si sia attenuata la componente stagionale in seguito allo spostamento di una parte dei flussi dell’alta stagione verso gli altri periodi.
L’offerta ricettiva di Radicondoli. Dalle statistiche ufficiali della Regione Toscana relative all’anno 2023, l’offerta ricettiva del comune di Radicondoli è garantita da 39 esercizi (tra attività alberghiere ed extralberghiere, al netto delle locazioni turistiche) con una disponibilità di 542 posti letto e 203 camere. Nel corso dell’anno hanno accolto più di 5mila turisti per un totale di 33 mila pernottamenti; la durata media dei soggiorni è stata di 6 notti. La specializzazione del comparto ricettivo di Radicondoli è affidata soprattutto al comparto extralberghiero. Sono 37 gli esercizi complementari con 497 posti letto (92% del totale), rispetto ai due soli alberghi con una capacità di 45 posti letti. L’offerta extralberghiera è composta quasi esclusivamente da imprese di piccola dimensione con una capacità ricettiva contenuta (13,4 letti per esercizio). Le tipologie più diffuse sono gli agriturismi con 22 imprese e le case vacanza con 9 unità; completano il settore alcuni affittacamere e bed and breakfast, una casa per ferie e una residenza d’epoca. Anche gli alberghi sono di piccola dimensione, l’esercizio classificato a due stelle è dotato di 22 letti e 9 camere, il tre stelle di 23 letti e 13 camere.