Nottola, conclusi i lavori della fase 3 del nuovo Pronto soccorso

Nella fase 3 sono stati realizzati gli spazi destinati alla media e bassa intensità. Non solo, sono stati fatti anche: un locale adibito per la gestione di pazienti che necessitano di un ambiente dedicato, sia per motivazioni cliniche sia per ragioni psicologiche e/o sociali; una stanza per gli infermieri; locali accessori. L’importo dei lavori è di quasi 475 mila euro, inoltre sono stati fatti investimenti di oltre 91 mila euro per apparecchiature elettromedicali e di circa 35 mila per gli arredi.

L’ultima fase, la 4 che inizierà a metà settembre, interesserà i locali riservati al codice 1 (ex Codice rosso) di circa 30 mq. La conclusione definitiva del Pronto soccorso è prevista entro la fine del 2024.

La direttrice del presidio Rosa La Mantia e il direttore del Pronto soccorso Luciano Francesconi hanno illustrato ai presenti, tra cui l’assessore regionale al Diritto alla salute e alla Sanità Simone Bezzini e il vicepresidente del Consiglio della Regione Toscana Stefano Scaramelli, le novità realizzate nella fase 3. Hanno partecipato all’appuntamento anche il presidente della Società della salute Amiata Senese e Val d’Orcia – Valdichiana Senese e sindaco di Montepulciano Michele Angiolini, oltre ai vertici dell’Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso, direttore generale, Assunta De Luca, direttrice sanitaria, e Antonella Valeri, direttrice amministrativa.

«I lavori che presentiamo oggi rappresentano un passaggio importante nel processo di riqualificazione del Pronto soccorso di Nottola, – commenta l’assessore regionale al Diritto alla salute Bezzini. –  Al termine del quarto lotto, che si aprirà nei prossimi mesi e si chiuderà entro l’anno, l’ospedale di Nottola avrà un Pronto soccorso ancora più qualificato, più accogliente, più funzionale e in grado di dare risposte sempre più appropriate ai bisogni di salute e di assistenza della comunità della Valdichiana. Questo intervento dà il senso di una sanità che vive grandi difficoltà a causa del sottofinanziamento nazionale ma che comunque riesce a trovare gli spazi per progredire e migliore ancora. E questo credo che sia significativo».

«È un investimento importante che conferma da una parte l’impegno dell’Azienda nel potenziare i servizi di questo territorio, dall’altra il ruolo nodale dell’ospedale di Nottola nella Rete ospedaliera, – dichiara il direttore generale Asl Tse D’Urso. – L’avere a disposizione spazi più ampi, più luminosi, dove il personale può lavorare meglio, in cui è possibile un’accoglienza adeguata, mi paiono elementi essenziali che contribuiscono all’aumento del comfort per la persona che si reca al Pronto soccorso per un’emergenza».

«Oggi è un giorno di festa. Un’altra tappa importante di un percorso iniziato 9 anni fa, – le parole del vicepresidente del Consiglio regionale Scaramelli. – Un progetto nato nell’agosto del 2015. Una intuizione frutto di coraggio e visione. Da Presidente della Commissione Sanità ho lavorato per ottenere questo finanziamento e creato le condizione per valorizzare l’ospedale di Nottola grazie alla realizzazione del nuovo Pronto soccorso. Grazie a chi ci ha creduto negli anni e a chi ha proseguito nella progettualità. Un investimento che rende merito ai professionisti della sanità che dedicano la loro vita per offrire salute e benessere ai cittadini della Valdichiana. Siamo vicini al traguardo finale. Oggi è una nuova tappa fondamentale che ci vedrà entro fino anno completare definitivamente i lavori».

«Siamo soddisfatti per il completamento della fase 3 del nuovo Pronto soccorso del nostro ospedale, che rappresenta un significativo passo avanti verso il miglioramento complessivo della struttura, – dice il presidente della SdS e sindaco di Montepulciano Angiolini. – Questo risultato testimonia l’attenzione e l’impegno costante di tutte le parti e istituzioni coinvolte, per il presente e il futuro di Nottola. Dobbiamo continuare a lavorare  per garantire un futuro sempre più solido al nostro ospedale agendo su tutti i fronti:  migliorando le prestazioni, incrementando il personale, potenziando le infrastrutture e introducendo avanzamenti tecnologici».