Marchettini: "Segnali che fanno riflettere dai movimenti delle imprese e lavoratori del settore"
SIENA. «Dopo un periodo di crescita, con più occupazione e un effetto traino del mercato provinciale, l’edilizia senese, con la fine del superbonus che avrà solo un residuo riflesso fino al prossimo periodo, teme un rallentamento – dice il presidente Ance Siena Giannetto Marchettini -. Nei primi mesi 2024, nella nostra provincia il trend positivo si è affievolito e marzo lascia prevedere un’inversione della tendenza».
Le elaborazioni del Centro Studi di Ance Toscana sui dati Casse edili del primo trimestre 2024 non incoraggiano.
«Non si parla di crisi, né di crollo, ma di segnali cui occorre prestare grande attenzione – aggiunge Marchettini -. Per capire l’evoluzione del settore, occorrerà comprendere quanto la spinta delle opere pubbliche legata anche nel nostro territorio al PNRR arginerà il ridimensionamento. Segnali negativi si registrano per la nuova edilizia abitativa e il non residenziale privato; la manutenzione straordinaria per il venir meno dell’accesso al credito / sconto in fattura per superbonus e bonus ordinari; pesa l’assenza di una politica di incentivi per l’efficientamento energetico e sismico degli edifici».
Tutto questo alimenta rischi per il lavoro e la tenuta del mercato. Dati alla mano, il presidente Marchettini avverte di una prima frenata in provincia sia delle imprese che dei lavoratori e delle ore lavorate. Le aziende della Cassa Edile di Siena a marzo 2024, elaborazione Centro Studi Ance, hanno raggiunto quota 636 con un aumento dell’1,02 inferiore a 1,09% dello stesso mese dell’anno precedente; i lavoratori erano 2781 con un aumento di 1,05 inferiore a 1,08% dell’anno precedente. Stessa tendenza per le ore lavorate: a marzo 2024, sono state 340.406, nel 2023, erano 360.429 con la crescita scesa da 1,06 a 1,05 %. Questi valori, inoltre, potrebbero sottintendere che le imprese ancora impegnate nella realizzazione dei lavori stimolati dal superbonus incontrino difficoltà nella fase conclusiva.
«Si tratta di campanelli d’allarme. Per adesso, i rallentamenti sono contenuti, ma il ribasso si aggrava se paragonato alle variazioni al rialzo con valori elevati dei precedenti periodi. Il rallentamento nei cantieri può essere stato maggiore in queste ultime settimane con i provvedimenti della Regione Toscana sollecitati dalla esigenza di ridurre il lavoro nelle fasce a rischio temperature eccessive. Comunque – conclude Marchettini -, il Decreto Salva Casa 2024, soprattutto in un territorio come il nostro soggetto ad alti vincoli, potrà avere effetti positivi. Con misure mirate, il Decreto, facilitando la vita dei proprietari di immobili, promuovendo la riqualificazione urbana, potrà stimolare l’edilizia».