FIRENZE. Si preannuncia una settimana da bollino rosso quella in arrivo, con ondate di calore e temperature vicine ai 38 gradi. La Regione Toscana ricorda dunque i consigli e le raccomandazioni per prevenire gli effetti che le ondate di calore possono avere sulla salute delle persone, in particolare anziani, fragili ma anche dei lavoratori.
“Sono a tutti gli effetti delle misure di prevenzione, buone pratiche e comportamenti per far fronte al grande caldo e alle conseguenze che le temperature elevate possono avere sulla salute delle persone più anziane, fragili e i lavoratori esposti. Invitiamo le persone a seguirle e ad essere prudenti”, commentano il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. “Stiamo lavorando già da settimane per garantire una corretta informazione insieme alle Asl, i medici di medicina generale, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria, Anci e continueremo a farlo affinché questi comportamenti diventino delle prassi consolidate e sempre più diffuse”.
Terza età e fragili
Alle persone anziane si suggerisce così di rinfrescare i locali della propria abitazione alle prime ore del mattino e, durante la giornata, di non esagerare con l’aria condizionata in modo da evitare bruschi sbalzi termici. Si ricorda anche di soggiornare nelle stanze più fresche e ventilate e di evitare di lavarsi con acqua fredda. Per quanto riguarda l’alimentazione si ricorda l’importanza di una dieta leggera, a base di frutta, verdura e pesce, evitando alcol e caffeina, mentre è raccomandata una costante idratazione e quindi bere.
Sono da evitare spostamenti in auto nelle ore più calde del giorno (dalle 11 alle 17) ed è raccomandato ventilare l’abitacolo dopo una lunga permanenza sotto il sole prima di entrarvi, ma anche portare un po’ di acqua con sé (utile in caso di code e rallentamenti) oppure, prima di fermarsi se l’auto è climatizzata, di regolare la temperatura al massimo di cinque gradi inferiori a quella esterna.
Una raccomandazione importante riguarda i farmaci, che si ricorda devono essere conservati a meno di trenta gradi e lontano da fonti di calore. Nel caso di terapie per la cura dell’ipertensione o malattie cardiovascolari, l’invito è ad un controllo più assiduo della pressione arteriosa, perché il caldo può potenziare l’effetto dei farmaci. Prima di qualsiasi decisione sulla terapia la raccomandazione è quella di chiedere al medico.
https://www.regione.toscana.it/-/ondate-di-calore
Lavoratori
Ridurre i rischi che temperature elevate possono avere sulla salute e raccomandazioni sui comportamenti da tenere od evitare fanno parte della prevenzione degli infortuni sul lavoro. Nelle informazioni e consigli su come intervenire trasmesse alle associazioni di categoria si passano in rassegna colpi di calore, sindrome da esaurimento da calore, crampi e dermatite da sudore, si indicano i sintomi e si spiega cosa fare. Tra le azioni di prevenzione si raccomanda di designare nei luoghi di lavoro una persona di riferimento, formata sui pericoli e sulle misure di tutela da adottare.
Ci sono anche informazioni pratiche, come il link ad un sito dove, in base alle condizioni meteo, è possibile calcolare l’indice empirico utilizzato per capire se l’esposizione ad un determinato ambiente caldo genera o meno stress termico.
Tra i consigli, c’è quello di mettere a disposizione acqua ed aree ombreggiate per le pause, meglio se frequenti, nonché di favorire l’acclimatazione dei lavoratori aumentando gradualmente i carichi di lavoro e l’esposizione al calore. Importante rimane la scelta degli indumenti forniti, della formazione e dell’informazione. Tra le raccomandazioni c’è anche la revisione dei turni di lavoro, riprogrammando ad esempio le attività prioritarie e da condursi all’aperto nei giorni con le più favorevoli condizioni meteo e pianificando invece le attività più impegnative dal punto di vista fisico nei momenti più freschi della giornata.
Con un’ordinanza del presidente della Regione, fino al 31 agosto in tutta la Toscana è stato inoltre vietato il lavoro nei settori agricolo e florovivaistico, in condizioni di esposizione prolungata al sole e sotto il sole, dalle 12.30 alle 16.00. Decisione presa per i rischi legati allo stress termico per il personale di questi settori e la necessità di prevenire conseguenze che possono essere anche gravi per la salute.