LATINA. Il Consiglio comunale di Gaeta con il solo voto della maggioranza di centrosinistra ha dato mandato alla giunta, guidata dal sindaco Antonio Raimondi, di avviare un'azione legale contro gli eredi di Casa Savoia. La causa, proposta dal leader del partito del Sud e assessore del comune pontino, Antonio Ciano, punta a chiedere i danni causati dai piemontesi durante l'assedio a quella che fu l'ultima roccaforte del Regno delle due Sicilie, nel 1861. La richiesta di risarcimento danni ammonta a 220 milioni di euro.
"Si tratta – ha affermato il sindaco Antonio Raimondi a margine della seduta del Consiglio – di un momento storico per la città perchè finalmente potremo fare una istanza forte, se non altro per il riconoscimento morale, di quanto accaduto dal novembre 1860 fino al 13 febbraio 1861. Per questo chiederemo anche un risarcimento danni anche se è l'aspetto storico, voglio sottolinearlo, che ci interessa. Gaeta – ha aggiunto il sindaco – ha pagato allora, in termini di crimini contro l'umanità perchè ci furono bombardamenti sanguinosi, e perchè da allora la mia città ha vissuto un inesorabile impoverimento a causa della decisione di demanializzare molti tratti del territorio. Impoverimento che paghiamo ancora oggi".