Un appuntamento imperdibile per gli appassionati: in due giorni saranno presentate oltre 20 tipologie di birra tutte prodotte artigianalmente con passione e sapienza
CHIUSI. Torna la quinta edizione di SLOW BEER IL FESTIVAL DEI BIRRIFICI ARTIGIANALI selezionati da Slow Food il 12 e 13 luglio 2024, nel centro storico della Città di Chiusi, organizzato da Slow Food Montepulciano – Chiusi in collaborazione con le attività del Centro Commerciale Naturale di Chiusi Città, con i Terzieri, la Proloco e con il patrocinio del Comune di Chiusi.
Un appuntamento imperdibile per gli appassionati: in due giorni saranno presentate oltre 20 tipologie di birra tutte prodotte artigianalmente con passione e sapienza. Tutti i birrifici sono stati accuratamente selezionati dalla Guida Birre d’Italia 2025 di Slow Food che sarà presentata venerdì 12 alle ore 18:00 nella splendida cornice di Piazza del Comune alla presenza di Andrea Gattini, collaboratore della Guida Birre d’Italia Slow Food Editore Gianrico Fabbri Presidente Slow Food Toscana e Daniela Filippi Responsabile Guide Slow Food Toscana.
Slow Beer è un appuntamento straordinario perchè coinvolge un’intera cittadina, tutti collaborano per accogliere i visitatori che potranno godere oltre che delle birre artigianali, dello street food di qualità, della musica anche di una splendida cornice nel paese etrusco per eccellenza. Possiamo dire che torniamo alle origini essendo proprio gli etruschi i primi produttori di birra e nei due giorni di Slow Beer 12 e 13 luglio sarà possibile visitare i Musei di Chiusi tra cui quello Etrusco.
“Come amministrazione – commentano il sindaco Sonnini e la vicesindaca Frullini – siamo orgogliosi di poter ospitare nel nostro centro storico questa manifestazione che è espressione di un lavoro corale con le associazioni e i ristoranti del territorio e la supervisione della condotta di Slow Food, un evento consolidato a cui teniamo particolarmente. Ci piace sottolineare che quest’anno Slow Beer ospiterà anche la nostra mensa scolastica che lavora da anni nell’ottica di sostenibilità e stagionalità che sono fondamentali per la filosofia di Slow Food”.