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POGGIBONSI. Le indagini sono iniziate nel 2009 e non sono ancora terminate, ma nel frattempo i Carabinieri della Compagnia di Poggibonsi hanno provveduto a fermare 8 dei sedici indagati per traffico di sostanze stupefacenti nei vari comuni della Valdelsa. Nel corso dell'operazione sono stati utilizzatie tutte le tecniche classiche d'indagine: dalle intercettazione ambientale a quella telefonica, ai pedinamenti. Il nome in codice dell'indagine, coordinata prima dal pm Formisano e poi da Nastasi, è "Family drug", poiché al vertice del gruppo attivo nel territorio si trovavano madre e figlio, noti ai Carabinieri per il consumo e lo spaccio di droga.
Nell'ambito delle perquisizioni domiciliari attivate in 16 appartamenti sono state rinvenute sostanze stupefacenti, metadone e naxolone e ketamina, conservate in flaconi e due bilance di precisione. Il materiale sequestrato sarà sottoposto ad analisi chimica per capire esattamente di cosa si tratti.
La tecnica utilizzata da due "capi" era molto semplice: si rifornivano di eroina a Perugia e, dopo aver tagliato le dosi con vari sistemi, provvedevano a rivenderle o barattarle in cambio di dosi di metadone e naxolone, ottenute attraverso il Sert di Colle dai tossicodipendenti in cura presso il centro. Per lo spaccio si servivano di altri consumatori, che potevano così rifornirsi in maniera continuativa di droga.
Gli arresti, operati questa mattina (28 settembre) intorno alle 5, sono stati eseguiti nei vari comuni valdelsani dalla Compagnia di Poggibonsi, coadiuvata dal nucleo cinofilo di San Rossore e dalla Compagnia di Siena e dai militi della Stazione di Monteriggioni, da cui è partita l'indagine.
Nell'ambito delle perquisizioni domiciliari attivate in 16 appartamenti sono state rinvenute sostanze stupefacenti, metadone e naxolone e ketamina, conservate in flaconi e due bilance di precisione. Il materiale sequestrato sarà sottoposto ad analisi chimica per capire esattamente di cosa si tratti.
La tecnica utilizzata da due "capi" era molto semplice: si rifornivano di eroina a Perugia e, dopo aver tagliato le dosi con vari sistemi, provvedevano a rivenderle o barattarle in cambio di dosi di metadone e naxolone, ottenute attraverso il Sert di Colle dai tossicodipendenti in cura presso il centro. Per lo spaccio si servivano di altri consumatori, che potevano così rifornirsi in maniera continuativa di droga.
Gli arresti, operati questa mattina (28 settembre) intorno alle 5, sono stati eseguiti nei vari comuni valdelsani dalla Compagnia di Poggibonsi, coadiuvata dal nucleo cinofilo di San Rossore e dalla Compagnia di Siena e dai militi della Stazione di Monteriggioni, da cui è partita l'indagine.